lunedì 1 agosto 2016

L’OdV di Terremerse ha approvato la Relazione 2015



Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, ha introdotto nell’ordinamento italiano un nuovo regime di responsabilità a carico dei cosiddetti Enti, ovvero Organizzazioni, Società e Associazioni siano essi indifferentemente forniti o privi di personalità giuridica.
I criteri di applicazione della norma prevedono che la Società adotti sulla base di una valutazione dei rischi esistenti, un sistema di principi, regole, procedure e controlli necessari per prevenire la commissione di diverse fattispecie di reato.
Dotandosi di questo “modello”, le Società da un lato contribuiscono concretamente alla diffusione al proprio interno della cultura della responsabilità e della prevenzione, quella comunemente definita cultura della legalità, e dall’altro si pongono in condizione di dimostrare che il reato eventualmente commesso non è imputabile a una cattiva organizzazione o a un insieme di comportamenti negativi ascrivibili a chi vi lavora.


La legge stabilisce, infatti, che in caso d’illeciti, una Società potrà essere esonerata dalla Responsabilità Amministrativa se avrà adottato al proprio interno un “Modello 231” fatto di regole e sanzioni tali per cui la commissione di un reato da parte di un qualsiasi dipendente potrà avvenire solo in violazione di tale modello.

In presenza di un reato in violazione delle regole predisposte commesso da un soggetto apicale o un suo sottoposto, qualora si sia adottato il “Modello 231”, la Società diventa essa stessa “parte lesa”, cioè danneggiata, anziché soggetto corresponsabile. Nell’ambito del sistema di controllo interno il Codice Etico è uno dei principali riferimenti per il “Modello 231”.
Con l’approvazione del Codice Etico l’Ente riconosce l’importanza della responsabilità etico-sociale, del ruolo preminente della politica per la salute e la sicurezza dei lavoratori e della salvaguardia ambientale nella conduzione degli affari e delle attività e promuove una gestione orientata al bilanciamento tra i legittimi interessi dei propri portatori di interesse e della collettività nella quale opera.

Il Codice Etico è quindi improntato a un ideale di mutua cooperazione e di rispetto di tutti gli interessi delle parti coinvolte. Presupposto indispensabile e assolutamente inderogabile per l'esonero dalla responsabilità è anche la nomina dell'Organismo di Vigilanza (OdV) al quale sono affidate le competenze per il controllo.

Terremerse da diversi anni si è dotata di tale “modello 231” e ha nominato i componenti dell’Organismo di Vigilanza.
L’Organismo di Vigilanza di Terremerse è composto da tre professionisti esperti del settore, esterni alla Cooperativa. Il Presidente è un Avvocato, i due componenti sono il Presidente del Collegio Sindacale e un Contabile di provata esperienza e conoscenza del Diritto privato. È obbligo dell’Organismo di Vigilanza riepilogare al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale di Terremerse le criticità e le mancanze eventualmente rilevate e riscontrate nel corso dei controlli svolti al fine di verificare l’adeguatezza, l’effettività e l’efficacia del “Modello 231” approvato.

Anche nell’esercizio 2015, come già avvenuto in passato, in ottemperanza al piano delle attività programmato, l’OdV ha svolto una serie di colloqui, controlli e sopralluoghi al fine di verificare il grado di attuazione del “Modello 231”. Nel corso della riunione del 25 marzo scorso, l’Organismo di Vigilanza ha approvato la Relazione Annuale per l’esercizio 2015 che verrà sottoposta e illustrata al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale di Terremerse. Gli esiti delle attività di vigilanza e di ogni verifica effettuata sono stati riportati negli appositi verbali che vidimati sono contenuti nel Libro dei Verbali.

L’Organismo di Vigilanza nella Relazione Annuale dell’anno 2015 nelle proprie conclusioni, oltre a chiedere tra gli altri di valutare l’opportunità di aggiornare e adeguare il “Modello 231” a seguito delle novità legislative introdotte quali il reato di autoriciclaggio e modifiche al reato di falso in bilancio, ha attestato che all’interno di Terremerse non si sono evidenziate criticità o inadeguatezze, così come non sono emersi fatti censurabili o violazioni del “Modello 231”.