lunedì 27 ottobre 2014

A Narni si parla di cereali autunno-vernini



Approssimandosi le semine dei cereali autunno-vernini 2014, Terremerse, in collaborazione con Scam e Semìa,  organizza un incontro tecnico in programma martedì 28 ottobre al Terra Umbra Hotel di Narni Scalo.
Intervengono: Valerio Bucci, Ricerca e Sviluppo Terremerse, che illustrerà i servizi della Cooperativa per i produttori agricoli e la sperimentazione per la coltura del frumento; Daniele Bartolini, Esperto prodotti Scam, parlerà della concimazione organo-minerale per i cereali autunno-vernini; Oriana Porfiri, Responsabile Ricerca e Sviluppo  Semìa, spiegherà le scelte varietali adatte per le aree del Centro Italia. Le conclusioni sono affidate ad Augusto Verlicchi, Direttore Cerealproteici di Terremerse, che interverrà in merito alla politica della Cooperativa per la gestione dei cereali e le prospettive di mercato.

giovedì 23 ottobre 2014

Primo semestre 2014: incrementato il volume d’affari



Il primo semestre 2014 e i mesi seguenti sono stati caratterizzati da un andamento climatico anomalo che ha influito negativamente sia sulla qualità delle produzioni frutticole e cerealicole, sia sulle quantità in particolare in riferimento al pomodoro. In aggiunta, nel comparto frutticolo la sovrapposizione di prodotto proveniente da diversi areali e le basse temperature, con conseguente calo dei consumi, hanno contribuito a far crollare i prezzi delle produzioni.
In questo scenario Terremerse ha svolto la propria attività incrementando ulteriormente il volume d’affari rispetto a pari periodo dello scorso esercizio (88 milioni di euro contro 85) con la prospettiva di attestarsi a fine anno oltre i 167 milioni di euro, contro i 162 milioni dello scorso 2013.
«Il risultato complessivo della gestione del semestre è migliorativo rispetto al 2013, così come la proiezione di chiusura di bilancio di fine anno; andamento che peraltro sarà sottoposto a verifica in occasione del consueto controllo contabile al 30 settembre – sottolinea Emilio Sabatini, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Terremerse -. La posizione finanziaria netta della Cooperativa è equilibrata e, nel periodo considerato, migliorativa rispetto al 2013, anche se le condizioni congiunturali possono far ritenere che nell’ultima parte del 2014 i flussi di cassa saranno meno favorevoli rispetto a pari periodo dello scorso anno».
La spinta alla crescita citata proviene quasi esclusivamente dal settore delle agroforniture, in parte favorito da fattori metereologici, ma anche e soprattutto dal consolidamento del proprio modello di business sia sul territorio “tradizionale” sia su altri areali, in particolare Lombardia, Umbria e Toscana. Pertanto rispetto al fatturato di 60 milioni di euro raggiunto alla fine dello scorso anno, si ritiene che nel 2014 il settore potrà sviluppare oltre 65 milioni. Solo cinque anni fa, nel 2009, il volume d’affari si attestava a “soli” 38 milioni di euro.
Il settore delle macchine e attrezzature agricole, di contro, continua a subire gli effetti di una congiuntura economica sfavorevole e in particolare di annate agrarie che non favoriscono la propensione degli agricoltori a investire.
Il settore cerealproteico da molti mesi ormai vede una costante diminuzione delle quotazioni dei prodotti, in particolare grano tenero e mais. Le cause di questi ribassi risiedono nell’abbondanza degli stock in quasi tutti i Paesi esportatori, che unita a una qualità generalmente bassa e all’aggressività degli operatori del Mar Nero (Russia in primis), deprime i prezzi anche nella Ue, nonostante l’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro Usa. In relazione ai quantitativi raccolti, la campagna del grano 2014 per Terremerse è stata soddisfacente e in linea con le previsioni di budget, mentre qualitativamente il prodotto ha risentito dei fattori climatici. Da un punto di vista gestionale e d’impatto sul bilancio della Cooperativa, comparativamente al semestre 2013, le minori marginalità unitarie sono state compensate da maggiori quantitativi provenienti dalla campagna precedente, permettendo un risultato in linea con le previsioni.
Il settore ortofrutticolo, come ricordato in premessa, ha subito varie concomitanze negative, quali la scarsa qualità, la diminuzione dei consumi e, da ultimo, l’embargo deciso dalla Russia. Ciò ha determinato prezzi di vendita del prodotto estivo molto inferiori rispetto a pari periodo del 2013, dai 30 a 40 centesimi di euro al chilo in meno. Sebbene risulti difficoltoso fare previsioni gestionali del settore per la chiusura di bilancio 2014 - considerando che la campagna 2014 è di fatto in corso sia commercialmente sia in relazione al prodotto in ingresso (produzioni autunnali e invernali) - Terremerse inizia a portare a valore gli accordi di collaborazione commerciale con Apofruit e il progetto relativo alla costituzione di una società (Fruit Services) per la gestione nel magazzino di Faenza delle lavorazioni del prodotto anche di proprietà di terzi, nell’intento di ridurre l’incidenza dei costi di struttura del settore.
L’attività di produzione e commercializzazione delle carni fresche e stagionate nello stabilimento di Voltana, dopo l’exploit di redditività del 2013, conferma il buon andamento gestionale. Nel 2014 con la costituzione di Borgo Buono Srl, è stato avviato un progetto di valorizzazione delle produzioni attraverso una politica di marchio. Pertanto alla indiscussa e riconosciuta qualità del prodotto si è pensato di affiancare un’ adeguata politica di marketing e commerciale, per poter accedere a nuovi canali di mercato e segmenti di clientela in Italia e all’estero.

martedì 14 ottobre 2014

E’ uscito il n. 5-2014 della rivista Terremerse



E' uscito il numero 5-2014 (ottobre) della Rivista "Terremerse territori e mercati in rete". Come di consueto, sono molti e interessanti gli argomenti trattati. Di seguito il sommario.
La rivista è inoltre consultabile anche online da questo sito (previa registrazione) con la modalità “sfogliabile”, oppure da iPad (previa abilitazione da parte della Redazione).

Editoriale
Primo semestre 2014: incrementato il volume d’affari di Terremerse

Notizie dalla cooperativa
Le certificazioni del processo cereali
Fondi di sovvenzione: modifiche ai regolamenti
Consenergy2000: rinnovo contratto del gas naturale
Nuovo servizio online per i Soci di Terremerse 

Filiere
Albicocco: annata produttiva condizionata dal clima
Contratti di Valorizzazione per i cereali
Pempacorer: nuova piattaforma di gestione dati 

Focus
Lenns® erbicida per impianti frutticoli e di vite

Agrotecnica
Indicazioni fitosanitarie e agronomiche
Controllo delle infestanti
Conyza canadensis: infestante poco sensibile al glifosate
Fertilizzazione per ottobre e novembre
Frumento e orzo: varietà consigliate 

Macchine e attrezzature
Tecniche conservative: le scelte delle grandi aziende 

Giardini
Querce: alberi maestosi e imponenti 

Piccoli allevamenti
Igiene: aspetto determinante per l'allevamento 

Appunti digitali
Photo Editing con software gratuiti 

Cucina
Lonza di maiale in salsa di mandorle e Millefoglie

mercoledì 8 ottobre 2014

Al Teatro Masini sconti per i Soci Terremerse



I Soci Terremerse possono usufruire di sconti e agevolazioni per l’acquisto dei nuovi abbonamenti per la stagione 2014-2015 del Teatro Masini di Faenza. Una stagione che si articola su diversi cartelloni: prosa, comico, operetta, danza, teatro ragazzi, rassegna “protagonisti” e rassegna “al ridotto”. Per conoscere in dettaglio tutti i cartelloni, i prezzi e le modalità d’acquisto degli abbonamenti consultare il sito www.accademiaperduta.it.
La campagna abbonamenti per prosa, teatro ragazzi e “al ridotto” prenderà il via l’11 ottobre, quella per comico e “protagonisti” il 18 ottobre, quella per danza e operetta il 29 novembre.
Per ottenere lo sconto sull’acquisto dell’abbonamento i Soci Terremerse devono presentare la propria tessera associativa prima dell’emissione del tagliando. Ogni Socio avrà diritto allo sconto per l’acquisto di un solo abbonamento.
Per informazioni: tel. 0546 21306, Teatro Masini.

venerdì 3 ottobre 2014

Lo scenario sui cereali autunno-vernini



Sempre più assistiamo a scenari di mercato dove nel comparto dei cereali le commodities devono interagire con profondi cambiamenti tra cui: la dimensione geografica, che è diventata ormai globale per tutte le tipologie di prodotto, basti pensare al crescente ruolo dei Paesi dell’Est europeo nei nostri mercati che di fatto hanno sostituito l’offerta organizzata dei grandi Paesi produttori europei come la Francia; le dinamiche di crescita della popolazione mondiale e quindi la maggior richiesta di produzioni cerealicole ecarne, che comunque si dovranno rapportare con un aumentodei costi di produzione, una limitata espansione dei terreni agricoli, le maggiori preoccupazioni ambientali e i cambiamenti del contesto politico.
Questi cambiamenti ci portano inevitabilmente a confrontarci con mercati incerti e sempre più turbolenti che caratterizzano la forte valatilità dei prezzi delle commodities.
Un esempio è dato dall’andamento sui diversi mercati del prezzo del grano duro rispetto al tenero: a oggi, nell’attuale campagna commerciale, il differenziale di prezzo tra frumento duro e tenero è di oltre 100 €/ton; situazione limite dovuta alla minor produzione registrata in tutti i Paesi produttori, come è successo alcuni anni fa per il frumento tenero. Oggi, a causa di una maggiore produzione internazionale di frumento tenero, il prezzo è diminuito fortemente, di 80€/ton. rispetto allo stesso periodo del 2012.
Alla luce dei diversi fattori che influenzano il prezzo di mercato dei cereali, sarebbe troppo semplicistico pensare di risolvere con la sola programmazione produttiva questi differenziali di prezzo, anche con le migliori volontà.
«Per i nostri areali la programmazione produttiva rimane per noi una delle principali strade da percorrere in funzione delle richieste dell’industria di trasformazione nazionale, disponibile a riconoscere il valore delle nostre produzioni – sottolinea Augusto Verlicchi - Direttore Cerealproteici Terremerse -. Valore che sempre più spesso non è solo legato agli aspetti delle caratteristiche intrinseche qualitative, ma a una disponibilità di offerta legata ai cicli di lavorazione dell’industria, all'adozione di specifici disciplinari di coltivazione, stoccaggio e conservazioni che certificano un modo di produrre condiviso e riconosciuto da entrambe le parti».
Dalla produzione integrata alla produzione biologica, ai disciplinari di prodotto sino ad approdare alla produzione sostenibile, Terremerse si è sempre impegnata direttamente su questi sistemi, trasferendo tecniche e competenze ai propri soci produttori, consentendo di fatto di ricavarne tutto il beneficio che il mercato ha riconosciuto e riconosce.
Per la produzione sostenibile Terremerse si sta impegnando avendo già ottenuto certificazioni di sostenibilità per le produzioni di oleaginose e verificando le possibilità di ulteriori certificazione per quelle cerealicole.
Nei fatti, oltre a una certificazione di sostenibilità ambientale ed economica per le produzioni cerealicole, già da diversi anni Terremerse propone, attraverso il proprio settore Ricerca&Sviluppo e divulgati attraverso la propria Rete Tecnica, percorsi tecnici agronomici compatibili con un utilizzo delle risorse ambientali in un’ottica di razionalizzazione dei costi colturali. Questa nostra esperienza è stata valorizzata dalla partecipazione al progetto della Barilla per la coltivazione del grano duro in modo sostenibile.

La produzione 2014 di cereali autunno vernini, è stata caratterizzata dalle difficili condizioni climatiche che per tutta la fase vegetativa e di raccolta ha accompagnato i cereali a paglia, compromettendone in molti casi e in molte aree del nostro paese la produzione sia in termini quantitativi sia qualitativi. Queste condizioni atmosferiche hanno danneggiato anche le produzioni negli altri Paesi europei che in questi giorni hanno terminato le operazioni di raccolta.
A fronte di volumi di grano tenero prodotti nell'UE significativi, in netto aumento rispetto alla produzione del 2013, le piogge hanno deteriorato la qualità e solo il 60% della produzione è ritenuta panificabile. Questo potrebbe determinare un allargamento della forbice tra il prezzo del prodotto di qualità rispetto a quello con caratteristiche non adeguate alla panificazione.
«Per quanto ci riguarda, sul versante delle rese produttive, l’annata è difficile da soppesare per l’altissima variabilità delle rese che ci sono state da zona a zona e da azienda ad azienda – afferma Verlicchi -. In generale, comunque, sono state inferiori a quelle dello scorso anno. In un’annata così contraddistinta dall’andamento stagionale problematico dove l’imprevedibilità dei fattori climatici è stata determinante per i risultati quanti-qualitativi, l’esigenza di adottare tecniche colturali e produttive in grado di attenuarne gli effetti sono l’unica risposta che il produttore ha a disposizione per la salvaguardia del proprio reddito».