venerdì 30 dicembre 2011

+1% i tassi d’interesse di Terremerse


Il nuovo anno si apre con un’importante novità per i soci di Terremerse. Dal 1 gennaio 2012, infatti, i tassi d’interesse per i depositi sui libretti di risparmio vengono incrementati dell’1% (al lordo della ritenuta di legge), garantendo così rendite molto valide anche in considerazione dell’attuale mercato dei tassi attivi sui depositi.
I vantaggi della sottoscrizione di un libretto di risparmio di Terremerse sono numerosi.
Le operazioni di versamento e di prelevamento - effettuabili direttamente all’ufficio cassa della sede direzionale di Bagnacavallo oppure nei numerosi punti vendita di Terremerse diffusi sul territorio - sono tutte gratuite. Le valute avvengono nello stesso giorno del versamento per i contanti e solo dopo 2 giorni (fissi e non lavorativi, quindi vengono considerati anche sabato, domenica e gli altri festivi) per gli assegni. Premio di + 0,20% sul tasso d’interesse per chi autorizza il pagamento delle fatture relative agli acquisti dalla Cooperativa.
L’importo massimo del deposito che si può effettuare a Terremerse non può superare i 67.167,56 Euro.
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Prestito Sociale, tel. 0545 68127, prestito@terremerse.it.

martedì 20 dicembre 2011

Nuovo numero della rivista Terremerse


E’ in distribuzione in questi giorni il numero 6 del 2011 della rivista “Terremerse – territori e mercati in rete”. 28 pagine ricche di notizie e informazioni tecnico-pratiche utili per tutti i soci della cooperativa, come si può evincere dal sommario sotto riportato
 
Sommario Rivista n. 6 novembre-dicembre 2011

Editoriale
Doppio anniversario per Terremerse

Notizie dalla cooperativa
Positiva la revisione annuale di Legacoop
Cerealproteici: confermate le certificazioni
Terremerse: formazione e informazione per i soci

Filiere
Lo sviluppo della difesa integrata
Lino da olio: una possibile alternativa?
Fra Terremerse e CIA stipulata una gustosa convenzione
Nelle macellerie Terremerse anche l’ortofrutta
Promozione per i soci nelle macellerie di Ravenna e Voltana

Appunti digitali 
Foto digitali: come modificarle e migliorarle

Attualità
Come riciclare e riutilizzare i vecchi quotidiani 

Consigli tecnici
Preparazione degli impianti di actinidia 

Orti e giardini
Colora il tuo giardino grazie alle viole

lunedì 12 dicembre 2011

Wikicoop premia una ricerca su Terremerse

La Cooperativa Terremerse ha contribuito a far vincere alla classe 3C della Scuola secondaria di primo grado “Andrea Costa” di Imola il secondo premio al concorso Wikicoop, indetto da Legacoop Imola.
Gli studenti, infatti, hanno svolto una ricerca proprio su Terremerse, approfondendo gli argomenti grazie alle informazioni presenti sul sito aziendale e grazie a un’intervista al Presidente Marco Casalini.

Wikicoop è un concorso inserito nel programma delle celebrazione per il centesimo anniversario della nascita ad Imola della Federazione circondariale imolese delle cooperative di produzione e lavoro (successivamente Legacoop), teso a sollecitare, promuovere, raccogliere e premiare ricerche legate al mondo della cooperazione. L’obiettivo era fare in modo che le ragazze ed i ragazzi di 12-13 anni, adeguatamente supportati dai loro docenti, si cimentassero nella stesura ed elaborazione di una ricerca incentrata sulla storia di una cooperativa, di Legacoop stessa, di uomini e donne legate alla cooperazione e che hanno avuto un ruolo particolarmente significativo per il sistema economico e sociale locale.

Il premio che si sono aggiudicati i ragazzi della 3C dell’”Andrea Costa” consiste in 500 euro da spendere per l’acquisto di materiale didattico.

martedì 6 dicembre 2011

Oltre 500 persone all’anniversario di Terremerse


In un clima di grande festa e di coinvolgente partecipazione, lunedì 5 dicembre in un gremito Pala De Andrè di Ravenna è stato celebrato il ventennale della Cooperativa Terremerse.
Alla presenza di oltre cinquecento persone tra soci, collaboratori, rappresentanti delle istituzioni, clienti e amici, hanno portato i loro contributi: Giuliano Poletti, Presidente Legacoop Nazionale, Jean-Marc Dubois, Presidente Axcereal, Fabrizio Matteucci, Sindaco di Ravenna, e Laura Rossi, Sindaco di Bagnacavallo. A fare gli onori di casa sono stati il Presidente di Terremerse, Marco Casalini, e l’Amministratore Delegato, Gilberto Minguzzi.
Il 2011 rappresenta un anno doppiamente importante per la storia di Terremerse. Infatti, oltre al ventennale ricorre anche il centenario della “Cooperativa coloni, piccoli affittuari e mezzadri di Massalombarda, da considerare a tutti gli effetti la società capostipite di Terremerse che, attraverso una serie di progressive fusioni, è arrivata oggi a vantare un secolo di vita.
Proprio per ripercorrere la storia di questa secolare cooperativa, che si intreccia in maniera indissolubile con la storia di un intero territorio e delle sue genti, nel corso della serata è stato presentato dal Prof. Tito Menzani, dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Economiche, il volume “Cent’anni di trasformazioni. Le radici di Terremerse nella storia della cooperazione agroalimentare ravennate, ferrarese e imolese (1911-2011)”, frutto di un’attenta e rigorosa ricerca storica durata circa un anno.

venerdì 2 dicembre 2011

Doppio anniversario per Terremerse


Il 2011 rappresenta un anno importante per la storia di Terremerse. Quest’anno, infatti, ricorre il 20° anniversario della Cooperativa e per festeggiare questo traguardo è stata promossa un’importante ricerca che ripercorre un Secolo di storia della cooperazione del nostro territorio. Infatti, cento anni fa nasceva la “Cooperativa coloni, piccoli affittuari e mezzadri di Massalombarda, da considerare a tutti gli effetti la società capostipite di Terremerse che, attraverso una serie di progressive fusioni, è arrivata oggi a vantare un secolo di vita.

Per celebrare e festeggiare questo duplice importante anniversario, lunedì 5 dicembre verrà presentato il volume “Cent’anni di trasformazioni. Le radici di Terremerse nella storia della cooperazione agroalimentare ravennate, ferrarese e imolese (1911-2011)”, frutto di un’attenta e rigorosa ricerca storica, durata circa un anno, effettuata dal Prof. Tito Menzani, dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Economiche. Un libro che recupera una parte fondamentale della storia della cooperazione agroalimentare, che si intreccia in maniera indissolubile con la storia di un intero territorio e delle sue genti.

Nel corso della giornata, che avrà inizio alle ore 16, interverranno, tra gli altri: Giuliano Poletti, Presidente Legacoop Nazionale, Roberto Fiammenghi, direttore Food di Coop Italia, Giovanni Luppi, Presidente Legacoop Agroalimentare Nazionale, Jean-Marc Dubois, Presidente Axcereal. Porteranno i loro saluti anche i Sindaci di Ravenna, Fabrizio Matteucci, e di Bagnacavallo, Laura Rossi. A fare gli onori di casa saranno ovviamente il Presidente di Terremerse, Marco Casalini, e l’Amministratore Delegato, Gilberto Minguzzi.

Nel contesto delle difficoltà generali del momento, il modello cooperativo ha saputo dimostrare tutta la propria validità e una grande capacità di fornire risposte concrete ai propri soci e a tutto il territorio nel quale si trova ad operare quotidianamente – commenta Casalini - In cento anni di storia lo strumento cooperativo ha saputo migliorarsi, plasmarsi, trasformarsi per rispondere alle esigenze contingenti. E questo grazie ai tanti soci che, ogni qual volta se ne è riscontrata la necessità, sono intervenuti anche economicamente a rafforzare il valore della cooperativa. Oggi come allora, quello cooperativo rappresenta un modello che, se ben governato, ha tutte le potenzialità per affrontare il futuro. Un futuro che vedrà sempre di più protagonista il socio che, attraverso la propria partecipazione sociale ed economica, ricoprirà un ruolo fondamentale e strategico nella  cooperazione del nuovo millennio».

«In un periodo economico e sociale difficile come quello in cui ci troviamo – prosegue l’Ad Minguzzi - si sta allargando la forbice tra le occasioni concrete di sviluppo che la nostra Cooperativa ha davanti a sé e le sfavorevoli condizioni generali di mercato e della finanza. Da un lato ci sono i ritmi sostenuti di crescita che Terremerse sta realizzando, che comportano nuovi rischi commerciali e finanziari, dall’altro la crisi dell’Eurozona, che minaccia di far collassare i canali tradizionali del credito bancario. A questi problemi risponderemo adottando un atteggiamento molto selettivo verso le opportunità di crescita, che debbono portare non solo risultati di gestione economica favorevoli, ma anche finanza, liquidità, per alimentare il ciclo dell’attività. Ma vogliamo anche tenere viva la lezione della crescita cooperativa negli anni ’60: lo sviluppo delle alleanze sociali, l’organizzazione di risposte cooperative giuste a bisogni di popolo, libera risorse!».

Conclude Minguzzi: «Con 43mila imprese rappresentate, un milione centomila persone occupate, un fatturato di 127 miliardi di euro e oltre 12 milioni di soci, il Movimento Cooperativo Italiano, guidato oggi dall’Alleanza delle Cooperative, ha un enorme potenziale di creazione di opportunità di sviluppo e di affermazione di valori che diano qualità nuova e nuove motivazioni etiche alla ripresa dello sviluppo. Credo che ancora una volta la Cooperazione si presenti come il veicolo più adatto per dare anima a una nuova stagione di crescita economica, sociale e civile. Siamo più che mai convinti che per far fronte ai pericoli e alle minacce della crisi finanziaria che investe il nostro Paese con particolare violenza, non basti la riproposizione di modelli di crescita quantitativa che appartengono al passato, ma che occorrano nuove motivazioni etiche e nuove scelte di qualità. In un mercato che tende a banalizzare il valore delle materie prime, per premiare invece i servizi al consumo e alla distribuzione stessa, la capacità di una cooperativa come Terremerse di imprimere innovazione di processo e di prodotto alla produzione degli alimenti, orientandosi alla sicurezza e alla qualità, è il principale fattore di creazione di valore».

giovedì 24 novembre 2011

Pellet: la qualità garantita Terremerse


Nel comparto del riscaldamento domestico, e non solo, sempre più privati utilizzano i “pellet” come materia prima per alimentare le stufe o le caldaie. Mai come in questi ultimi anni si sta quindi assistendo a un incremento di vendite di tale prodotto. Oggi sul mercato si possono trovare molteplici marche di pellet provenienti da diverse nazioni. Il consiglio è quello di prediligere la qualità al puro prezzo.
La scelta di Terremerse è quella di mettere a disposizione dei proprio clienti solamente buoni prodotti, per un risultato sicuro e affidabile. In tutti i punti vendita Terremerse è quindi possibile acquistare pellet di puro abete bianco austriaco, certificato DIN Plus (che assicura la conformità del prodotto alle stringenti procedure di controllo attestandone resa e qualità), confezionato in sacchi da 15 kg.

giovedì 10 novembre 2011

Nelle macellerie Terremerse anche l’ortofrutta


In un’ottica di servizio sempre più completo e soddisfacente per i propri clienti, nelle macellerie Terremerse di Ravenna e Voltana è possibile acquistare anche selezionati prodotti ortofrutticoli.
Prodotti sempre freschi e di stagione, rigorosamente di qualità e provenienti dai campi dei soci della Cooperativa e quindi a garanzia 100% italiana.

giovedì 3 novembre 2011

Terremerse, positivo il preconsuntivo semestrale 2011


Il preconsuntivo semestrale al 30 giugno scorso di Terremerse ha fatto registrare un incremento del fatturato pari al 33% rispetto allo stesso arco temporale del 2010. I report mensili di luglio e agosto confermano la positività del trend in atto, accreditando una proiezione sulla conclusione dell’esercizio in corso a quota 150 milioni € di fatturato. Un dato importante è rappresentato dal fatto che il fabbisogno di risorse finanziarie esterne, necessarie a sostenere l’incremento di fatturato, non è aumentato in proporzione del maggiore valore della produzione realizzato.
Spiega Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse: «In sintesi, è aumentata la capacità della Cooperativa di produrre mezzi propri e non è peggiorato il rapporto tra tempi di pagamento e tempi di riscossione dei crediti, come invece ci si sarebbe potuto aspettare dal decadimento generale dello scenario economico e finanziario».

I margini di contribuzione delle attività industriale e commerciale svolta da Terremerse con clienti nel comparto dei cereali, delle agroforniture e della lavorazione delle carni, in parallelo alla normale attività di mutualità con i soci, conducono a una previsione di chiusura in attivo dell’esercizio 2011, al netto dei maggiori costi degli oneri finanziari dovuti all’aumento del costo del denaro, di alcune voci di costo extra-budget e delle perdite prevedibili nel comparto frutta.
In questo ultimo settore i prezzi di mercato non basteranno a coprire i costi di produzione delle aziende agricole, ma neanche i costi fissi sostenuti dalla Cooperativa.

«A novembre vedremo i dati dell’ultimo preconsuntivo dell’annata e verificheremo le conferme o gli scostamenti rispetto alla previsioni accennate – commenta Minguzzi - Si sono comunque create le condizioni per un consolidamento della spinta in avanti che avevamo ipotizzato con l’adozione delle linee strategiche del Piano Triennale. L’emanazione del bando per la presentazione di progetti di Contratti di Sviluppo è un’opportunità da non disperdere e ci stiamo attrezzando per presentarci preparati».

Il comparto dell’ortofrutta presenterà un programma impegnativo di investimenti, volti ad accrescere la produttività e la competitività, attraverso: l’acquisizione di nuovi impianti e tecnologie per le lavorazioni, l’incremento della capacità frigorifera, l’innovazione nel sistema gestionale informatico, ecc. «È questa la prova che Terremerse non intende arretrare nel suo impegno nel comparto, nonostante le difficoltà di mercato incontrate con le pesche e nettarine – sottolinea l’A.D - Mettiamo in conto che il futuro possa riservarci altri problemi da dover affrontare, ma non vogliamo tornare a imbatterci con le stesse criticità che abbiamo dovuto fronteggiare quest’anno. Bisogna tener presente che il consumo sta decretando l’obsolescenza di una componente significativa dell’offerta di pesche e nettarine. Bisogna altresì prendere atto che il drastico calo dei consumi sposta in basso la soglia dei volumi di offerta assorbibili dal mercato. Occorre quindi orientarsi verso una riduzione selettiva e una diversificazione di specie e varietà che incontrino il gusto e l’apprezzamento dei consumatori. E serve poter disporre di frutta i grado di raggiungere mercati nuovi, anche lontani. Con i tempi che corrono non ha senso traguardarsi al ritiro di grandi volumi indifferenziati, con percentuali risicate di prodotto valorizzabile: meglio contenere i volumi, ma fissare gli standard qualitativi al top, così da poter supportare l’acquisizione di relazioni con i migliori canali commerciali».

Nelle carni il successo ottenuto con la ristrutturazione del 2010 consente a Terremerse di essere in condizione di guardare a nuovi e più ampi mercati, tornando ad investire anche in impianti volti allo sviluppo della capacità di lavorazione, dopo anni di stagnazione.

Nei cereali i buoni margini ottenuti, sia nel realizzo delle liquidazioni ai soci, sia nell’attività commerciale sviluppata dalla Cooperativa con i clienti, confermano che la strada intrapresa da Terremerse è quella giusta. «Il posizionamento e il sistema di relazioni che abbiamo costruito ci consentono di cogliere maggiori opportunità sui mercati di sbocco, costituendo un indubbio vantaggio competitivo per i nostri soci – illustra l’A.D. Minguzzi - Coerentemente con questa strategia, avanzano piani d’investimento e relazioni con produttori in nuove regioni d’Italia e all’estero, in particolare in Serbia e in Romania, mentre si delineano più nettamente i contorni dei programmi d’investimento del Consorzio Italiana Stoccaggi, partecipato da Terremerse e da privati».

Nelle agroforniture l’originale modello organizzativo di Terremerse, che ha mantenuto il proprio insediamento nell’area delle piccole imprese, senza alienarsi la possibilità di crescere con le maggiori, ha consentito risultati positivi di sostenibilità di una struttura di servizio fortemente diffusa sul territorio e di convenienza per i soci (soprattutto nel rapporto fra costi ed efficacia dei risultati di produzione ottenuti).

Questo modello organizzativo si dimostra, alla luce dei dati di incremento realizzati, capace di generare nello stesso tempo margini per la Cooperativa,vantaggi per i fornitori e convenienza per i soci. Gli investimenti futuri riguarderanno la realizzazione di nuovi punti vendita nei territori di più recente espansione, oltre alla manutenzione straordinaria di quelli di più antico insediamento e allo sviluppo delle reti all’estero.

«Naturalmente ci sentiremmo assai meno preoccupati se i macroscenari intorno a noi non continuassero a parlare di crisi del debito in diversi paesi dell’Eurozona e di misure di taglio della spesa pubblica – conclude  l’Amministratore Delegato di Terremerse  - Notizie che finiscono inevitabilmente per avvitare la spirale della recessione nei consumi e per accrescere la difficoltà ad accedere al credito per le piccole e medie imprese. I nostri sforzi di cooperatori, oltretutto offesi dal recente aumento della tassazione sugli utili portati a riserva, potrebbero dimostrarsi assai fragili se non si imboccasse presto la strada del sostegno allo sviluppo su scala europea. Comunque sia non lasceremo nulla di intentato per fare fino in fondo la nostra parte».


venerdì 21 ottobre 2011

Nuovo numero della rivista Terremerse

E’ in distribuzione in questi giorni il numero 5 del 2011 della rivista “Terremerse – territori e mercati in rete”. 24 pagine ricche di notizie e informazioni tecnico-pratiche utili per tutti i soci della cooperativa, come si può evincere dal sommario sotto riportato.

Sommario Rivista n. 5 settombre – ottobre 2011
Editoriale, di Gilberto Minguzzi
Positivo preconsuntivo semestrale 2011
Notizie dalla Cooperativa
Programma di raccolta dei contenitori di fitofarmaci vuoti e bonificati
In primavera un corso d’informatica per i soci
Nuovi impianti frutticoli per Terremerse
Pellet: un sistema di riscaldamento sempre più diffuso
Appunti digitali
Sito internet fai da te e completamente gratis
Filiere
Inaugurata a Ravenna la nuova macelleria Terremerse
Nuove certificazioni per il Centro Lavorazione Carni
Contratti di valorizzazione cereali
Attualità
A Rimini la quarta edizione di Cooperambiente
Consigli tecnici
La difesa autunnale alle batteriosi
Orti e giardini
Potatura per dare forma e vigore alle piante

martedì 11 ottobre 2011

Cereali: le varietà proposte da Terremerse

Giorno dopo giorno Terremerse, attraverso il lavoro della Ricerca e Sviluppo e della Rete Tecnica, fornisce agli imprenditori agricoli del settore cerealproteico utili informazioni che possano essere d’aiuto in tutte le fasi del ciclo produttivo, a partire proprio dalla scelta varietale. Le varietà proposte da Terremerse sono quelle che hanno dato i migliori risultati in termini di rese quantitative e qualità del prodotto.Varietà consigliate

lunedì 3 ottobre 2011

Inaugurata a Ravenna la nuova macelleria di Terremerse

In un clima di grande festa, con molti bambini a rallegrare l’atmosfera, sabato 1° ottobre è stata inaugurata a Ravenna la nuova macelleria e punto gastronomico di Terremerse. Il taglio del nastro è stato effettuato dal Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, e dal Presidente di Terremerse, Marco Casalini.
Carni fresche, salumi stagionati e numerosi prodotti di gastronomia, tutti ottenuti da lavorazioni certificate, selezionate materie prime e garantiti dalla professionalità di esperti macellai, sono solo alcuni dei gustosi prodotti che si potranno acquistare nel nuovo negozio. Attenzione anche ai prodotti senza glutine, come la salsiccia fresca (già presente sul manuale dell’AIC Associazione Italiana Celiachia) e i salumi stagionati (inseriti nel manuale dal 2012).
Il nuovo punto vendita si trova in un complesso residenziale di recente costruzione in viale Luigi Cilla 37, all’interno di un caratteristico edificio detto “la Pagoda” che rende la location particolarmente accogliente e funzionale (con un ampio parcheggio gratuito adiacente).

venerdì 30 settembre 2011

Per lo sviluppo delle attività economiche e produttive


Per lo sviluppo delle attività produttive


In un’ottica di servizi evoluti che Terremerse mette a disposizione per i propri soci, ci sono anche quelli legati agli aspetti finanziari.
OPERA, questo il nome del “contenitore” all’interno del quale si strutturano tali servizi, vuole fornire un aiuto concreto al socio nella sua attività quotidiana. Obiettivo: rendere più sostenibile, finanziariamente e socialmente, l’attività dell’impresa agricola dell’oggi e del domani.
Anticipo su conferimento, conto corrente di campagna, finanziamento a breve e a medio-lungo termine in cui una parte o la totalità degli interessi sono a carico della Cooperativa, sono alcuni dei servizi proposti da Terremerse per lo sviluppo delle attività economiche e produttive dell’imprenditore agricolo.
Questo è possibile grazie agli accordi che Terremerse ha saputo instaurare con i principali istituti bancari presenti sul territorio e con la collaborazione di Agrifidi-Uno Emilia Romagna.
A questi si sono recentemente aggiunti anche Agrifidi Ferrara e Banca Popolare di Lodi, a testimonianza della validità del progetto e dell’attenzione che ha saputo suscitare negli imprenditori agricoli, da una parte, e negli istituti di credito, dall’altra.

venerdì 23 settembre 2011

Il 1° ottobre Terremerse apre una nuova macelleria a Ravenna

In un’ottica di sviluppo e di maggiore penetrazione di mercato, puntando anche sulla notorietà del marchio Comacar, sabato 1° ottobre Terremerse aprirà una nuova macelleria e punto gastronomico a Ravenna, che affiancherà lo storico negozio di Voltana di Lugo.
Il nuovo punto vendita si trova in un complesso residenziale di recente costruzione in viale Luigi Cilla 37, all’interno di un caratteristico edificio detto “la Pagoda”. 
L’inaugurazione è fissata per le 16,30. Il taglio del nastro sarà effettuato dal Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, e dal Presidente della Cooperativa Terremerse, Marco Casalini. Ad animare la giornata ci saranno intrattenimenti per bambini e un ricco buffet.
Carni fresche, salumi stagionati e numerosi prodotti di gastronomia, tutti ottenuti da lavorazioni certificate, selezionate materie prime e garantiti dalla professionalità di esperti macellai, sono solo alcuni dei gustosi prodotti che si potranno acquistare nel nuovo negozio. Attenzione anche ai prodotti senza glutine, come la salsiccia fresca (già presente sul manuale dell’AIC Associazione Italiana Celiachia) e i salumi stagionati (inseriti nel manuale dal 2012).

giovedì 15 settembre 2011

I Silo bags di Terremerse su YouTube


Per essere competitivi sul mercato un fattore importante è la capacità di stoccaggio dei cereali. Terremerse, oltre al tradizionale stoccaggio in silos in acciaio, è stata fra le prime, e ancora è fra le poche in Italia, a utilizzare lo stoccaggio in silo bags. Si tratta di un tecnica innovativa per la conservazione dei cereali. I silos sono realizzati in polietilene e si sviluppano in orizzontale, adagiati sul suolo.

Clicca qui per vedere il video pubblicato dalla rivista L’Informatore Agrario su YouTube

giovedì 8 settembre 2011

Il nuovo Speciale Cereali di Terremerse è già on line

Lo “Speciale Cereali autunno-vernini” è una sintesi del grande impegno che giorno dopo giorno Terremerse, attraverso il lavoro della Ricerca e Sviluppo e della Rete Tecnica, fornisce agli imprenditori agricoli del settore. La pubblicazione, infatti, contiene informazioni che possano essere d’aiuto in tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla programmazione delle semine alle tecniche di coltivazione per ottenere le più alte rese e le migliori qualità. Oltre alla fase produttiva (lavorazione del terreno e semina, concimazione, diserbo, controllo delle avversità animali e fungine), lo Speciale fornisce anche quelle indicazioni di carattere commerciale che permettono di assicurare alla coltura la migliore redditività. L’impegno di Terremerse nel settore cerealicolo, e questo Speciale ne rappresenta una testimonianza concreta, è dunque finalizzato alla divulgazione delle linee guida agronomiche che sono alla base della nostra cerealicoltura e che consentono di mettere poi in atto le azioni strategiche della Cooperativa.
Lo “Speciale Cereali 2011” è in stampa proprio in questi giorni, mentre è già scaricabile e consultabile dal sito terremerse.it.

lunedì 5 settembre 2011

Assemblea dei soci Terremerse dell’area Metapontina


Mercoledì 7 settembre, ore 19 al Centro di Ritiro Terremerse di Scanzano Jonico (via S.S. 103), si svolgerà l’assemblea dei soci dell’area Metapontina. All’ordine del giorno ci sarà il consuntivo della campagna estiva della frutta e la presentazione del secondo acconto.

mercoledì 31 agosto 2011

Valutazioni cereali a paglia campagna 2011


Le operazioni di raccolta dei cereali a paglia si sono da poco concluse e si possono già trarre alcune prime considerazioni.
Le superfici investite nel 2010 per i cereali a paglia sono state inferiori all'anno precedente (i dati nazionali fonte Agrit -15% frumento tenero, - 11,7% frumento duro).
«Sulla produzione di frumento tenero e duro il principale fattore che ha influito sulle rese finali è stato l’epoca di semina: frumenti seminati precocemente hanno fornito in generale buone produzioni, mentre quelli seminati tardivamente (dicembre) non hanno raggiunto rese elevatissime», spiega Augusto Verlicchi, Direttore Cerealproteici Terremerse L’andamento stagionale primaverile è stato caratterizzato da temperature miti, con scarse precipitazioni, ma intervallate che hanno agito positivamente favorendo il riempimento
delle cariossidi. Le precipitazioni accompagnate dalle giuste concimazioni, nel caso dei frumenti seminati in autunno, hanno favorito gli elevati pesi specifici della granella, costituendo la base per raggiungere buone rese unitarie.
Nei frumenti a semina tardiva con minor grado di accestimento, e quindi con meno piante per metro quadrato, sono stati ottenuti livelli produttivi appena sufficienti.
«La buona tecnica agronomica influisce sensibilmente sui risultati finali: infatti concimazioni scarse ed eseguite in tempi non appropriati, hanno penalizzato le rese produttive; coltivazioni seminate su terreni non correttamente preparati o che hanno
presentato ristagni idrici durante la coltivazione, hanno evidenziato morie o mancati accestimenti delle piante, fornendo rese ben al di sotto della norma», spiega Verlicchi.
Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, le precipitazioni di fine inverno avevano favorito l’insorgenza di Septoriosi nelle foglie basali delle piante di frumento tenero e duro. I trattamenti fungicidi abbinati al diserbo o eseguiti prima dell’emissione della foglia a bandiera, congiuntamente con l’andamento stagionale primaverile non favorevole alle malattie fungine, hanno controllato bene questa avversità. Le ridotte precipitazioni in maggio insieme ai trattamenti fungicidi eseguiti puntualmente alla spigatura non hanno
favorito la Fusariosi della spiga.
«La particolarità dell’annata è senza dubbio la forte disomogeneità delle produzioni dei cereali nei diversi areali produttivi, anche se la qualità della granella è risultata mediamente buona sia sotto il profilo sanitario sia sotto quello merceologico – illustra il Direttore Cerealproteici Terremerse - Anche se non in modo definitivo, è già possibile valutare i risultati specifici di alcune varietà di frumento tenero e duro. A livello qualitativo, vanno segnalati gli elevatissimi pesi specifici rilevati su Blasco e Mieti, portando in diversi casi a ottenere una media che a seconda degli areali produttivi oscilla tra l’ 83 e l’84% con un tenore proteico attestato su valori medi tra il 13 e il 14%. Per quanto riguarda il grano duro, nonostante le premesse deludenti derivanti da semine precarie avvenute in condizioni gronomiche talvolta impossibili e tardive, va segnalato che mediamente la produzione ottenuta è stata di buona qualità organolettica e igienico sanitaria, fornendo
validi risultati anche in termini quantitativi. Anche per questa coltura sono stati rilevati elevati pesi specifici che in diversi casi hanno portato a una media di oltre 82%, con un contenuto proteico medio che si attesta oltre il 13%».
Le buone produzioni unitarie non hanno però compensato le ridotte superfici destinate quest’anno al grano duro (da una prima analisi dei dati Istat del 2011 in Emilia Romagna
vi è una diminuzione rispetto al 2010 di oltre 18.500 ettari) per cui sono inferiori i quantitativi stoccati.
In ogni caso, nonostante la campagna appena conclusasi si possa definire mediamente buona, i quantitativi ritirati per effetto delle minori superfici investite e delle rese unitarie
altalenanti non saranno superiori a quelli, peraltro deludenti, dello scorso anno.

Dal punto di vista commerciale, gli aumenti di produzione stimati sui raccolti tutt’ora in corso in Cina, Russia e UE, e il ritorno dell'India sul mercato dell'export internazionale, contribuiscono purtroppo all’indebolimento dei prezzi del grano tenero.
Oggi, in particolare, il mercato è in fase di stallo in quanto si attende la conclusione delle trebbiature nei paesi grandi produttori di cereali.
In Italia, il raccolto dei cereali a paglia è terminato in tutte le aree.
La produzione di frumento tenero, nonostante le buone rese, è stata inferiore rispetto al 2010; mentre risultano mediamente buone le caratteristiche merceologiche.
«Relativamente ai prezzi del mercato, possiamo affermare che le quotazioni attuali, legate alle buone rese unitarie, assicurano una redditività della coltura in particolare per il frumento duro – conclude Augusto Verlicchi - Ad oggi, i raccolti di frumento tenero, seppur non ancora terminati in molte regioni d’Europa, non presuppongono la forte riduzione quantitativa dello scorso anno, ma le ultime precipitazioni avvenute sui raccolti del Nord Europa potrebbero determinare delle differenziazioni a livello qualitativo. Sui mercati europei e internazionali una delle maggiori incognite sarà le quantità di prodotto che i Paesi dell’Est immetteranno sui mercati di sbocco, in quanto dopo il blocco dell’export dello scorso anno sono ritornati pesantemente e a prezzi molto competitivi».

giovedì 25 agosto 2011

Terremerse alla Mostra dei Frutti di Reda


Terremerse sarà presente alla 30° edizione della Mostra della Frutti-Viticoltura di Reda (Faenza), in programma domenica 28 agosto dalle ore 10.00 (all’interno dei locali del Cinema, piazza Don Milani).
L’appuntamento si inserisce in un programma di esposizioni varietali delle principali specie frutticole della nostra regione, organizzate da CRPV, in collaborazione con ASTRA, Azienda Sperimentale Marani e Consorzio Ciliegia Susina e Frutta tipica di Vignola.

martedì 23 agosto 2011

Informativa della Regione Emilia-Romagna per i conferenti Mais


Anche quest’anno, con l’approssimarsi della raccolta del mais, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna ha predisposto un Protocollo d’intesa contenente le “Linee guida per un piano di autocontrollo aziendale dalla fase di raccolta alla vendita post-stoccaggio del mais a uso zootecnico”. Come gli altri anni la Cooperativa Terremerse, unitamente alle altre Organizzazioni che compongono la O.P. Cereali Emilia-Romagna, ha sottoscritto il Protocollo impegnandosi a rispettare e a far rispettare dagli agricoltori conferenti, per quanto di loro competenza, il contenuto delle linee guida.

Le linee guida identificano le fasi o le procedure cui devono essere applicati i controlli per prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili il rischio per la sicurezza igienico-sanitaria del mais. Fra queste la raccolta risulta essere una delle fasi ove è possibile intervenire per il controllo delle micotossine.
Raccogliendo la granella con umidità non inferiore al 22%, come peraltro evidenziato dalle esperienze e dai risultati della ricerca e sperimentazione degli ultimi anni, si ha una sensibile riduzione del rischio Aflatossina; mentre valori di umidità inferiori al 20% sono considerati a elevato rischio, in quanto possono favorire l’accumulo delle aflatossine, soprattutto in annate con andamento stagionale caldo e asciutto.
È quindi obbligo di Terremerse separare e stoccare a parte le partite di mais raccolte e applicare opportune azioni di monitoraggio sui lotti di prodotto definiti e identificati.
Anche la trebbiatura rappresenta uno dei punti critici: riveste quindi grande importanza la consegna di partite di granella al giusto grado di umidità e trebbiate con macchinari di raccolta idonei a prevenire il fenomeno della rottura delle cariossidi. Si raccomanda pertanto di concordare i tempi di raccolta e di trasporto con i Centri di raccolta, in modo da permettere l’essiccazione nel più breve tempo possibile, come previsto dalle linee guida relativamente ai Centri di stoccaggio.

venerdì 19 agosto 2011

Assemblea di liquidazione per mais, sorgo e soia

Martedì 23 agosto, alle ore 20.30 alla sala della Casa del Popolo di Longastrino (piazza del Popolo 2/a) si svolgerà l’assemblea di Terremerse per la liquidazione di mais, sorgo e soia campagna 2010-2011.
All’ordine del giorno: i prezzi e i tempi di liquidazione; l’impostazione della campagna 2011-2012 di mais, sorgo, girasole e riso; la situazione di mercato dei principali cereali.

martedì 9 agosto 2011

Assicurazioni vantaggiose per i soci Terremerse

Assicoop Ravenna e Terremerse hanno stipulato una convenzione assicurativa per i soci della Cooperativa e per i loro familiari conviventi, che potranno usufruire di agevolazioni e condizioni vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate, oltre a una consulenza qualificata.
Per aver diritto all’applicazione delle condizioni previste dalla convenzione occorre che i soci presentino copia di documento che attesti il rapporto sociale con la Cooperativa (o autocertificazione), mentre per identificare i familiari conviventi si farà riferimento alla stato di famiglia (o autocertificazione).
Ampia la scelta di polizze che i soci di Terremerse avranno la possibilità di sottoscrivere: dall’R.c. Auto per automezzi aziendali adibiti al trasporto di cose (con sconti dal 20 al 50%) all’R.c. Auto per autovetture a uso privato, promiscuo, ciclomotori e motocicli con tariffe dedicate; dalla polizza “Agrinova” per incendio, furto, responsabilità civile, danni ai macchinari, infortuni, assistenza (con sconti a partire dal 15%) alla polizza grandine, compreso i rischi vento e gelo.
I destinatari della convenzione potranno rivolgersi, oltre che in tutti i punti vendita di Assicoop in provincia di Ravenna, anche in quelli delle province di Forlì - Cesena, Ferrara e comprensorio imolese.

mercoledì 3 agosto 2011

Su territori.coop videointervista a Valerio Bindi

In linea con i propri valori distintivi e con le attese dei consumatori, Coop si impegna a rendere ai territori quello che i territori le danno, privilegiando prodotti e fornitori delle regioni in cui opera e valorizzando le filiere produttive, offrendo così l’opportunità all’economia locale di innalzare la propria competitività. Il viaggio tra i prodotti d'Italia è arrivato anche a Voltana, allo stabilimento del Centro Lavorazione Carni di Terremerse.
La videointervista a Valerio Bindi, direttore del Centro, è sul sito territori.coop.

venerdì 29 luglio 2011

Monitoraggio e consiglio con “Agronomia Attiva”

E’ in corso il programma di visite, monitoraggio e consiglio nei confronti di numerosi soci Terremerse produttori di pesche e nettarine. Obiettivo: valutare i fattori agronomici che possono essere oggetto di azioni migliorative, nella convinzione che questo lavoro può consentire un effettivo innalzamento delle rese e delle pezzature delle produzioni di pesche e nettarine.

«Nel corso di queste visite vengono individuati gli squadri su cui si vuole approfondire l’analisi e di questi si considerano: varietà, portainnesto, vivaio di provenienza delle piante e modalità di gestione del suolo – spiega Valerio Bucci, Coordinatore tecnico Ortofrutta -Se è presente un impianto di microirrigazione si rilevano anche i dati dell'impianto, come il numero di irrigatori e la loro portata; si considera inoltre la tipologia delle acque utilizzate, proponendo la possibilità di effettuare una misurazione di pH e conducibilità. Altri dati richiesti sono la concimazione effettuata e programmata, nonché le rese attese. Si valuta, inoltre, la potatura invernale effettuata e l’allegagione della varietà nell’annata».

Rilevate tutte queste informazioni è necessaria un’elaborazione dei dati che fornisca la possibilità di stilare un foglio sintetico d’indicazioni che viene consegnato in una successiva visita. In tale prospetto sono indicati nel frontespizio i dati della analisi del terreno più recente, come riferimento delle caratteristiche del suolo in cui si opera.
Successivamente, viene indicata una griglia personalizzata con i consigli di durata di accensione dell’irrigazione (in ore nei vari periodi, scanditi in 15 giorni per 15 giorni) valutati sulle caratteristiche dell’impianto irriguo rilevate in precedenza. «Ovviamente questo calcolo è basato sulle esigenze idriche del pesco nei nostri territori, ma deve essere verificato sulla propria azienda in conseguenza delle più o meno consistenti irregolarità distributive degli impianti e delle difformità nella tessitura del suolo nell’ambito degli stessi impianti frutticoli», precisa Bucci.
Un altro aspetto che viene ribadito è di non abbandonare completamente l’irrigazione in post raccolta, ma di dimezzarne la durata.
Nell’ultima parte del prospetto si prende in considerazione la concimazione effettuata e prevista da parte dell’azienda, con a fianco le unità di Azoto, Fosforo e Potassio che con questo piano vengono distribuite, mettendole a confronto sia con le unità asportate in conseguenza delle rese produttive attese, sia con le unità standard consigliate dal Disciplinare di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna per il pesco.
Alla luce di questi confronti viene data una valutazione di congruità o di carenza della concimazione con i consigli relativi per ovviare agli squilibri del piano di concimazione previsto dall’azienda agricola.

lunedì 25 luglio 2011

Progetto Life Seq-Cure da premio

I Paesi membri dell’Unione Europea hanno assegnato al progetto Life Seq-Cure  il premioBest of the Best Life Environment Projects 2010”. Il progetto, coordinato dal Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA, è stato realizzato grazie alla collaborazione di diversi partner, tra cui Terremerse.
Terremerse ha condotto attività sperimentali e divulgative di grande rilievo per il progetto stesso.
Si tratta di un riconoscimento estremamente importante, che certifica la validità di Seq-Cure e l’efficacia del lavoro svolto per la sua realizzazione. Il progetto ha affrontato sotto l'aspetto agronomico, energetico e ambientale le tematiche della produzione di energia a partire dalle biomasse, con l’introduzione in agricoltura di sistemi di produzione in grado di accrescere l’accumulo di carbonio nei suoli attraverso colture energetiche fertilizzate con residui organici.
Il progetto, iniziato nel dicembre 2006 e terminato nel 2010, in ambito nazionale aveva già ricevuto nel 2009 il “Premio Emilia-Romagna Sostenibile 2009” per la categoria “Innovazione di Processo”.

venerdì 22 luglio 2011

Terremerse al talk show “Emergenza frutticoltura”

Sabato 23 luglio ore 15.00 (durata 90’) e domenica 24 luglio ore 13.00 e ore 19.30 (durata 25’) su Nuovarete (canale 110) andrà in onda il talk show dal titolo “Emergenza frutticoltura. Quale futuro per l’impresa agricola”. Fra i vari invitati chiamati ad affrontare l’argomento ci sono anche il Direttore Ortofrutta Terremerse, Egidio Mordenti, e il nuovo Presidente dell’OP Pempacorer, Luciano Pula.

Nel dibattito, moderato da Sauro Angelini, si approfondisce  in particolare l’andamento della campagna di commercializzazione delle pesche e nettarine, i cui risultati disastrosi hanno reso la situazione ormai insostenibile per i produttori, che da diversi anni vedono i loro redditi annullarsi a causa dei bassi prezzi praticati e dalla riduzione dei consumi.

Gli altri partecipanti al talk show:  Gian Luca Bagnara, economista agroalimentare; Giacomo Suglia, presidente Apeo; Sauro Zoffoli, imprenditore agricolo; Patrizio Neri, coordinatore Commissione tecnica frutta fresca Fruitimprese; Romeo Lombardi, presidente Alimos; Claudio Canali, presidente Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini; Mauro Battistini, Orogel Fresco; Andrea Domeniconi, imprenditore agricolo.
Collegamenti telefonici con: Sandro Brandolini, componente Commissione Agricoltura Camera Deputati; Roberto Fiammenghi, direttore operativo commerciale food Coop Italia

martedì 19 luglio 2011

A spasso sotto le stelle a Bagnacavallo


E’ diventato oramai un appuntamento tradizionale per Bagnacavallo e per Terremerse, che sempre vi partecipa. Giovedì 21 luglio, a partire dalle ore 20, prenderà vita l’iniziativa "A spasso sotto le stelle lungo il Canale Naviglio". Si tratta di una festa a tappe lungo la pista ciclabile di via Destra Naviglio. Terremerse, in collaborazione con Intesa, allestirà a Casa Dosi (civico n. 22) un gustoso punto di ristoro dove sarà possibile degustare sangria, prosciutto e melone, vino e salumi, cocomero e pesche. A fare da cornice alla parte enogastronomia ci saranno la musica dal vivo dei “Maya Basta” e lo spettacolo di danza contemporanea/romagnola a cura della scuola di danza “Passi di Danza”.

venerdì 15 luglio 2011

Crisi settore peschicolo: Terremerse e O.P. Pempacorer proseguono con gli interventi per salvaguardare il lavoro dei produttori

Nei giorni scorsi la Cooperativa Terremerse e l’Organizzazione di Produttori Pempacorer avevano destinato in beneficenza una parte di produzione peschicola ritirata dal mercato. Nella mattinata di giovedì 14 luglio altre pesche e nettarine sono state ritirate e “sacrificate” in biodigestore per la produzione di energia e di compost.
Si tratta dei primi interventi attuati da Terremerse e O.P. Pempacorer, nel rispetto delle normative vigenti, per cercare di fronteggiare lo stato di forte crisi che sta attraversando il comparto peschicolo.
La distruzione del prodotto, dati gli attuali prezzi di ritiro consentiti dal regolamento, non è la soluzione del problema; un problema nato sommando ad antiche carenze strutturali e al calo dei consumi, una serie di sfavorevoli e pesanti fattori congiunturali, fino a determinare l’attuale situazione di insostenibilità del mercato.
«Nelle opportune sedi stiamo cercando di ottenere da parte della UE un adeguamento del prezzo di ritiro e dei volumi ammissibili, altre che nuove regole per avere maggior trasparenza nel rapporto con la distribuzione – fanno sapere da Terremerse e O.P. Pempacorer – Attualmente il ricorso al ritiro dei prodotti dal mercato è in gran parte a carico dei produttori e delle loro organizzazioni, che si accollano questo ulteriore sacrificio per tentare in extremis di contribuire a tonificare un mercato altrimenti non più sostenibile».
Oltre a Terremerse e Pempacorer anche tutte le altre Organizzazioni di Produttori hanno ritirato pesche e nettarine dal mercato, per lanciare un segnale unitario nei confronti di tutti i protagonisti che hanno la possibilità di invertire questo trend negativo, dalla Grande Distribuzione alle Istituzioni preposte a livello provinciale, regionale, nazionale e comunitario.

mercoledì 13 luglio 2011

Terremerse e O.P. Pempacorer: il punto sulla crisi del settore peschicolo

Dopo alcuni tentativi non andati a buon fine, come invece si auspicavano già da diverse settimane i rappresentanti di Terremerse e dell’O.P. Pempacorer all’interno del TOR (Tavolo Ortofrutticolo Regionale), nella serata dell’11 luglio nella sede della Regione Emilia-Romagna è stata definita un’unità d’intenti fra Organizzatori di Produttori, Associazioni Professionali e rappresentanti delle Istituzioni per affrontare la grave crisi che sta incontrando il settore peschicolo nazionale.

Il primo intervento messo in campo riguarda il ritiro del prodotto dal mercato, in quanto i prezzi di queste settimane non permetteranno neanche di recuperare il 50% dei costi di produzione sostenuti dagli agricoltori. Terremerse e O.P. Pempacorer, nel rispetto delle normative vigenti, hanno previsto di destinare una parte di prodotto in beneficenza e, con molto rammarico vista la passione e i sacrifici che i propri soci mettono nel lavoro, un’altra parte sarà destinata alla produzione di energia e al compostaggio. La consapevolezza è ovviamente che la distruzione del prodotto non sia la soluzione, ma uno dei pochi modi per cercare di tamponare il crollo dei prezzi.

Le cause della crisi attuale sono molteplici. Ai problemi oramai “storici” di cui soffre la peschicoltura nostrana, si vanno ad aggiungere questioni congiunturali e quindi difficilmente prevedibili. Ad esempio, gli andamenti climatici non usuali hanno causato un anticipo di produzione in Romagna, mentre un ritardo al Sud Italia e in Catalogna. Quindi, prodotti che solitamente arrivavano sul mercato in momenti differenti si sono “sovrapposti” causando un’eccessiva offerta, non compensata da un aumento di domanda. Anzi, la domanda è calata in tutta Europa dove le condizioni climatiche non favoriscono il consumo di frutta fresca e dove l’allarme Escherichia coli ha creato un vero e proprio crollo in Germania, fra i maggiori importatori di frutta italiana.

«Le politiche cui si ricorre normalmente per superare la crisi del comparto possono fare ben poco in questa drammatica situazione – fanno sapere i vertici di Terremerse e O.P. Pempacorer – Da sempre siamo impegnati sul fronte della valorizzazioni e sull’innalzamento della qualità dei prodotti, come pure abbiamo sempre lavorato per fidelizzare i canali della Grande Distribuzione. Questo però non è più sufficiente. Adesso bisogna mettere in atto interventi più efficaci a livello nazionale e comunitario per scongiurare il rischio di drastici ridimensionamenti degli impianti che in un futuro potrebbe significare far aumentare le importazioni di nettarine e pesche da altri Paesi, europei e non solo».

Fra gli interventi che Terremerse e O.P. Pempacorer si auspicano, ci sono: l’aumento ad almeno il 10% delle quantità di prodotto ritirabile in caso di crisi (attualmente nell’OCM del settore è previsto il 5%); la facoltà delle Organizzazioni di Produttori di poter accumulare le risorse non spese nell’annata, per fronteggiare successivi periodi di crisi; aggiornare i prezzi del ritiro per determinare una soglia minima accettabile al di sotto della quale non scendere.
Inoltre, i Governi europei dovrebbero assicurare che le misure di ritiro dal mercato fossero equamente rispettate da tutti i protagonisti del settore, quindi non solo dalle O.P. che in Italia rappresentano appena il 30% della produzione, per evitare situazioni di speculazione da parte di altri operatori.

«Come Terremerse e O.P. Pempacorer avanziamo la richiesta di arrivare ad una posizione comune da parte della UE almeno sui ritiri per quanto riguarda la Spagna e ci auspichiamo che il Governo italiano adotti quanto prima provvedimenti uniformi nei confronti di tutti – proseguono i dirigenti delle due realtà – Dal momento che non si sono verificate le condizioni minime accettabili abbiamo premuto perché si organizzassero i ritiri delle pesche e delle nettarine dal mercato, almeno quelle di tutte le Organizzazioni di Produttori nazionali. Si tratta di un intervento minimo e che non risolverà di certo il problema, però rappresenta un segnale unitario per il mercato di destinazione: non possiamo più sopportare la flessione dei prezzi e su questo versante speriamo che si arrivi ad una condivisione fra produttori e Grande Distribuzione sulle regole di commercializzazione. Un segnale anche per le autorità preposte e per il Governo perché quanto prima intervenga con misure appropriate alla crisi. Le O.P. stanno quindi utilizzando tutti gli strumenti, anche se deboli, messi a disposizione dalla legislazione attuale per tutelare gli interessi dei propri soci e per cercare di tonificare il mercato».
«Considerando che le previsioni di produzione delle prossime settimane segnalano una sensibile riduzione dell’offerta visto l’esaurirsi  dei prodotti provenienti dal Sud Italia e dalla Catalogna – concludono di dirigenti di Terremerse e O.P. Pempacorer – vogliamo metterci nelle condizioni di intercettare  una ancora possibile ripresa del mercato in vista dell’arrivo delle maggiori quantità di produzione romagnola, ovvero quella delle varietà di pesche e nettarine medie e tardive».

giovedì 7 luglio 2011

Terremerse: assemblee soci impegnati nel settore pomodoro da industria

Mercoledì 13 luglio sono in programma tre assemblee per i soci Terremerse impegnati nel settore del pomodoro da industria. All’ordine del giorno: l’aggiornamento della situazione commerciale e agronomica, l’organizzazione della campagna pomodoro 2011, la distribuzione dei bollettari di consegna del pomodoro.
Le assemblee si svolgeranno: alle ore 8.30 al Centro Terremerse di Comacchio (località Cippo Folegatti, 1), alle ore 11 al Punto Vendita Terremerse di S. Giuseppe di Comacchio (Via Statale Romea, 173), alle ore 20.30 alla Sala Riunioni della Casa del Popolo di Longastrino (Piazza del Popolo, 2/A).

martedì 5 luglio 2011

Modello Organizzativo 231 e Codice Etico

Il D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento un regime di "responsabilità amministrativa" a carico delle Società. In merito alle problematiche introdotte dalla normativa, Terremerse ha scelto di adottare il Modello Organizzativo 231  , costituito da un complesso di regole, strumenti e condotte funzionali a dotare la Società di un efficace sistema organizzativo e di gestione idoneo a prevenire le condotte penalmente rilevanti poste in essere dalla Società stessa o dai soggetti sottoposti alla sua direzione e/o vigilanza.
L’adozione del modello, che costituisce una facoltà e non un obbligo, fornisce, tra le altre cose, l’opportunità di verificare, revisionare e integrare i propri processi decisionali e operativi, nonché i sistemi di controllo, nell’ottica di una razionalizzazione procedurale a garanzia del rispetto della legge. Inoltre, consente di sensibilizzare tutti i dipendenti e gli stakeholders (clienti, fornitori, partner, ecc.) che saranno tenuti, nella conduzione delle proprie attività, a comportamenti corretti e trasparenti in linea con i valori etico-sociali di Terremerse e tali comunque da prevenire il rischio di commissione di reati.
Dalla fine del 2010 Terremerse adotta e applica anche il “Codice Etico”, che contiene i principi ispiratori della politica aziendale e costituisce la base su cui è impostato il sistema di controllo preventivo. Attraverso questo documento, Terremerse intende diffondere i valori di correttezza, lealtà, integrità e trasparenza nonché i valori fondanti della cooperazione, che devono improntare tutte le azioni e i comportamenti dei soggetti che operano direttamente o indirettamente nell’attività della Cooperativa (clienti, fornitori, soci, cittadini, dipendenti, collaboratori, istituzioni pubbliche e chiunque altro sia interessato dall’attività dell’azienda).
Terremerse ha istituito anche l’Organismo di Vigilanza (ODV) che garantirà il controllo sull’osservanza del modello e l'efficacia delle misure adottate per prevenire la commissione dei reati identificati dal Decreto, garantendo altresì una gestione corretta dell'azienda. L'Organismo di Vigilanza potrà essere contattato per qualsiasi segnalazione o chiarimento.

giovedì 30 giugno 2011

Marco Casalini e Gilberto Minguzzi confermati ai vertici di Terremerse


Le assemblee di bilancio sono appuntamenti sempre molto importanti nella vita aziendale. Quella affrontata da Terremerse nella serata del 29 giugno a Bagnacavallo, quartier generale della Cooperativa, ha confermato le positive attese della vigilia. Due i punti di maggior interesse che sono stati affrontati. Il primo è stato l’approvazione all’unanimità del bilancio 2010, che ha fatto registrare un risultato aziendale con un utile di 823 mila euro proveniente dalla gestione caratteristica. Il secondo punto di rilievo è stato l’elezione delle nuove cariche sociali che per i prossimi tre anni avranno il compito di guidare Terremerse, seguendo le linee generali contenute nel Piano Triennale 2011-2013. La proiezione dei dati nel triennio conferma l’aspettativa di un consolidamento nell’ottenimento di margini positivi dalla gestione: è questo il fondamento su cui poggia Terremerse nell’intraprendere una rotta decisamente orientata alla crescita e all’incremento dei margini, per poter essere sempre di più sponda per le imprese agricole che vogliono riservarsi un futuro in agricoltura.

Il nuovo Consiglio d’Amministrazione di Terremerse è formato da: Marco Casalini, Presidente, Alessandro Tedaldi, Vice Presidente, Daniele Placci, Vice Presidente Vicario, Gianluca Amadori, Sante Baldini, Marino Bosi, Roberto Brui, Franco Dalle Vacche, Gianvincenzo Gambi, Andrea Graziani, Omero Lippi, Silvano Loreti, Gilberto Minguzzi, Luigi Monterastelli, Daniele Placci, Daniele Plazzi, Andrea Ridolfi, Marcello Sanzani, Marino Tarozzi, Roberto Tonnini.
Il Collegio Sindacale è invece formato da: Mauro Saloni, Fernando Albano, Vittorio Silimbani, Laura Macrì, Giulia Casadio.

Confermata piena fiducia all’Amministratore Delegato, Gilberto Minguzzi, in carica da gennaio 2010 che, in merito alle prospettive economiche e di sviluppo dei prossimi anni per Terremerse spiega: «Nel nostro territorio cambia la struttura delle aziende agricole ed emergono nuovi orientamenti colturali che prospettano una riduzione dei volumi di conferimento, nei cereali come nell’ortofrutta. Prendono piede le agroenergie, nonostante le incognite che gravano sulla sostenibilità futura di questi impianti. Non possiamo certo limitarci a prendere atto di ciò che muta. Dobbiamo predisporre strategie adeguate per far sì che i volumi di attività della cooperativa si incrementino, perché questo è determinante ai fini del consolidamento e del rilancio della nostra competitività».
«L’imperativo in campo cerealicolo è consolidare i risultati ottenuti nel nostro territorio e acquisirne di nuovi, in altre regioni italiane e all’estero – prosegue Minguzzi – In questa chiave Terremerse aderisce all’OP Cereali Emilia Romagna e tramite questa a FITS - Filiera Italiana Trading Seminativi; ha costituito il Consorzio Italiana Stoccaggi e a breve aprirà una Srl con partner CGS per il trading di cereali e la distribuzione di agroforniture sul territorio nazionale; ha scelto l’affiliazione ai servizi di Granit/Axcereal, il colosso cooperativo francese player cerealicolo mondiale e leader nel mercato dei contratti a termine (futures). Stiamo anche vagliando importanti progetti di sviluppo in Serbia e in Romania.
Nel comparto della lavorazione delle carni ci proponiamo di consolidare il successo riscontrato nel 2010, sviluppando i necessari investimenti in sicurezza del lavoro e alimentare».
Conclude l’AD di Terremerse: «Nel caso dell’ortofrutta l’obiettivo non è principalmente l’incremento dei volumi, ma soprattutto la sostituzione di varietà obsolete con altre in grado di riscuotere l’apprezzamento del mercato. Per questo investiamo sul rinnovamento della gamma, mettendo a disposizione dei nostri soci aiuti a fondo perduto per il 50% dei costi d’investimento e la copertura dei costi finanziari, con tre anni di preammortamento per la parte a carico dei produttori.
Per noi la qualificazione di gamma e dei servizi alla distribuzione è strumentale allo sforzo inteso a migliorare il nostro livello d’integrazione al mercato. Da questo punto di vista, la nostra bussola rimane orientata verso la costruzione di partnership con quei soggetti della GD - anche al di fuori dell’area della Grande Distribuzione Cooperativa, nei confronti della quale nutriamo ragionevoli aspettative di sinergie commerciali - che in Europa si dimostrano più sensibili alla sicurezza alimentare, alla qualità e all’origine territoriale».