martedì 28 febbraio 2012

Terremerse in evidenza al “Pomodorino d’oro Mutti”

A fine 2011 a Parma si è tenuta la tradizionale convention “Pomodorino d’oro” organizzata da dodici anni da Mutti, la prestigiosa azienda parmense di trasformazione del pomodoro, per premiare i 40 produttori italiani che hanno realizzato la migliore qualità delle bacche.
Fra questi coltivatori hanno ben figurato addirittura 9 aziende socie di Terremerse, e fra queste la migliore classificata è risultata al decimo posto assoluto l’Azienda Luciani Andrea, che fa riferimento al PdV di San Giuseppe di Comacchio (Fe).
La serata è stata incentrata, come evidenziato nell’intervento dell’Amministratore Delegato Francesco Mutti, sulla presentazione dell’attività che l’azienda Mutti ha intrapreso da un anno e mezzo per migliorare la sostenibilità della coltivazione e della trasformazione del pomodoro da industria, con l’obiettivo di ridurre la “carbon footprint” (-19% di produzione di CO2 entro il 2015).
Un’attenzione particolare è posta alla salvaguardia dell’acqua, misurata come “impronta idrica”, cioè i litri d’acqua necessari, dal campo all’industria di trasformazione, per reparare
i prodotti dell'azienda Mutti, che si è posta l’obiettivo di ridurli del 3% entro il 2015.
Per il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi, Mutti ha stretto un rapporto di collaborazione con il WWF, che era rappresentato dal direttore scientifico Gianfranco Bologna, e con l’Università della Tuscia di Viterbo, presente Riccardo Valentini, che hanno relazionato sull’importanza cruciale dell’agricoltura per la Terra alla luce della sfida dei 7 miliardi di abitanti di oggi e dei 9 miliardi previsti per il 2050. Entrambi gli interventi hanno evidenziato che si dovrà percorrere la strada dell’"agroecologia", cioè di un’attività agricola efficiente come utilizzo e come rispetto delle risorse naturali.
Sull’applicazione pratica di questi principi nella coltivazione del pomodoro ci sono stati tre interventi tecnici su irrigazione, concimazione e difesa.
Il primo intervento è stato di Mirco Vitali di John Deere Water, che ha illustrato l’impiego di sonde per ottimizzare l’irrigazione del pomodoro da industria, con notevole miglioramento
dell’efficienza dell’impiego dell’acqua. È seguita la relazione di di Valerio Bucci, Responsabile Linee Fitoiatriche e Nutrizionali Ufficio Tecnico Ortofrutta di Terremerse, in merito la fertirrigazione come tecnica in grado di ridurre l’impatto ambientale mantenendo un’adeguata quantità e qualità del pomodoro.
Valentino Testi del Consorzio Fitosanitario di Parma ha poi illustrato come, con l’ausilio dei modelli di studio per i patogeni e delle previsioni del tempo, sia possibile limitare il numero degli interventi di difesa su pomodoro.
A giusto coronamento della partnership con il WWF, Mutti ha introdotto quest’anno la Menzione Speciale “Idee per l’Acqua”, da assegnare agli agricoltori che si sono distinti nell’applicazione di pratiche di coltivazione sostenibili. Fra i progetti esaminati, il più interessante è risultato quello realizzato da Terremerse nel 2011 all’azienda agricola Tenuta Sciuptina di Leonelli, di Filo di Argenta (Fe), dove è stato dimostrato come con l’effettuazione di interventi di concimazione più efficienti sia stato possibile ridurre del 25% l’impiego di fertilizzanti.

Oltre 100 soci all’incontro di Filo sulla Pac


In un’affollata sala convegni della “Tenuta Garusola” di Filo d’Argento si è svolto il 27 febbraio l’incontro di approfondimento organizzato da Terremerse per discutere della situazione delle imprese agricole davanti alla Pac post 2013.
Alla presenza di oltre cento persone in rappresentanza di altrettante aziende socie della Cooperativa, si sono susseguiti gli apprezzati interventi di Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse, e Angelo Frascarelli, Professore di Economia Agroalimentare alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugina che ha spiegato in maniera precisa e puntuale la situazione attuale della discussione sulla Pac e i molteplici contenuti della riforma. Hanno portato i loro saluti Andrea Baldini, Vice Sindaco di Argenta, e Stefano Calderoni, Assessore alle Politiche Agricole della Provincia di Ferrara al quale sono state affidate le conclusioni dell’incontro.

Terremerse ha in programma anche un secondo appuntamento sulla Pac, previsto per  martedì 6 marzo alle ore 17 a Bagnacavallo (sala convegni Terremerse, Via Cà del Vento 21).

venerdì 24 febbraio 2012

Nuova Pac: se ne parla a Filo d’Argenta

Con l’obiettivo di avviare un confronto tra i diversi soggetti protagonisti del nostro sistema agroalimentare, la Cooperativa Terremerse organizza un incontro di approfondimento dal titolo: “Le imprese agricole davanti alla Pac post 2013”.

L’appuntamento è fissato per lunedì 27 febbraio alle ore 17 a Filo d’Argenta (sala riunioni del Centro Aziendale “Tenuta Garusola”, Via Garusola 3. Interverranno all’incontro: Andrea Baldini, Vice Sindaco di Argenta, Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse, Angelo Frascarelli, Professore di Economia Agroalimentare alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, Stefano Calderoni, Assessore alle Politiche Agricole della Provincia di Ferrara.

Il 12 Ottobre 2011, la Commissione Europea ha presentato le proposte di Regolamenti relativi alla riforma della Politica Agricola Comune nel periodo 2014-2020. Questi documenti sono molto importanti perché definiscono quanto la Commissione europea aveva già preannunciato nel 2010 sul futuro della PAC con la pubblicazione del documento “Europa 2020: una strategia per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” e con le successive Comunicazioni sul futuro delle politiche comunitarie e sul bilancio 2014-2020. Di fatto, con la pubblicazione delle proposte legislative costituite da ben sette Regolamenti, il dibattito è entrato nel vivo, per trovare una sua conclusione agli inizi del 2013 con l’approvazione della nuova PAC e la sua entrata in vigore dal 1° gennaio 2014.

Per informazioni: Segreteria Organizzativa: tel. 0545 68101 segreteria@terremerse.it

Terremerse ha in programma anche un secondo appuntamento sulla Pac, previsto per  martedì 6 marzo alle ore 17 a Bagnacavallo (sala convegni Terremerse, Via Cà del Vento 21).

lunedì 20 febbraio 2012

Assemblea dei soci conferenti ortofrutta

Giovedì 23 febbraio alle ore 20,30 a Faenza (sala riunioni Terremerse, via San Silvestro 38) si svolgerà l’assemblea dei soci della Cooperativa Terremerse conferenti ortofrutta.
All’ordine del giorno dell’incontro: presentazione dei prezzi di liquidazione dell’ortofrutta autunnale 2011 (pere gruppo William, susine Angeleno, kaki e zucche); presentazione del secondo acconto di patate, cipolle, pesche da crema e marroni; andamento del mercato dell’ortofrutta invernale.

lunedì 13 febbraio 2012

Lo sviluppo della difesa integrata

 Che cos’è
“La protezione o difesa integrata è una strategia con la quale si mantengono le popolazioni dei fitofagi al di sotto della soglia di tolleranza sfruttando meccanismi naturali di regolazione e utilizzando metodi di lotta accettabili dal punto di vista ecologico, economico e tossicologico”.
In questa definizione sono messe in evidenza le parole chiave, in particolare il fatto che la protezione integrata non è un metodo né una tecnica e tanto meno una combinazione di metodi o di tecniche, ma una strategia, cioè “la scienza e l’arte” d i concepire l a protezione delle colture: in altre parole, un modo di pensare (V. Delucchi, 1988).
La difesa integrata è quindi l’arte del possibile. Per soglia di tolleranza o soglia economica si intende il limite al di sopra del quale un fitofago o un patogeno diventano dannosi, ad esempio per Cydia molesta nelle trappole sessuali la soglia è pari a 10 catture a partire dalla II generazione.
«I meccanismi naturali di regolazione sono divisi in fattori biotici e abiotici – spiega Massimiliano Meandri, della Ricerca e sviluppo di Terremerse - I fattori biotici sono principalmente rappresentati dai nemici naturali (predatori e parassitoidi) dei fitofagi, ma anche da funghi, batteri, virus ecc. Fra i fattori abiotici vengono ascritti la temperatura, l’umidità, le piogge ecc.. Infine, dopo aver rispettato i criteri sopra esposti, se è necessario si deve effettuare la terapia (trattamento) e in tal caso occorre dare la precedenza ai prodotti ecologici quali ad esempio la “confusione e distrazione sessuale”, il Bacillus thuringiensis, i virus, i funghi antagonisti, i nematodi entomopatogeni e quindi scegliere
eventualmente il prodotto chimico. Nella scelta del prodotto fitosanitario adatto, oltre all’efficacia si deve considerare la selettività nei confronti degli organismi utili (i prodotti poco selettivi vanno scartati) e non ultimi gli effetti sulla salute umana (tossicologia), quindi i prodotti tossici, molto tossici e quelli che riportano gravi frasi di rischio (es. R40, R63, R68, ecc.) non possono essere impiegati salvo rare eccezioni».

Breve storia
L’inizio della “Lotta Guidata” ha attraversato una fase di “messa a punto delle tecniche” dal 1973 al '79 mentre, il Progetto Regionale di Lotta Guidata è partito nel 1980 sulle colture di melo, pesco e vite a cui si è aggiunto in seguito il pero, coinvolgendo 38 tecnici su una superficie di 600 ha. Dal 1983 con l’impiego di prodotti biologici nasce il progetto di “Lotta Integrata”. Nel periodo dal 1986-90 la Regione Emilia-Romagna promuove il progetto quinquennale “Diffusione delle metodologie di lotta integrata alle avversità dei fruttiferi e alla vite” potenziando la ricerca e aumentando il numero di tecnici finanziati (che passano da 61 del ’85 ai 184 del 1990), le superfici (da 3.870 a 17.881 ha) e di conseguenza il numero degli agricoltori. Dal 1991 vengono interessate le varie Province tramite il Servizio di assistenza tecnica alle coltivazioni, che conta ben 12 coordinatori, 141 tecnici, 36 sperimentatori su 19.000 ha distribuiti nelle varie province, entrando con la razionalizzazione delle varie pratiche agronomiche: concimazioni, irrigazione, diserbo
ecc., nelle “Produzioni Integrate”. Dal 1992 diminuisce notevolmente l’assistenza diretta e parallelamente anche la qualità dei risultati. Vengono redatti i Disciplinari di Produzione
Integrata che comprendono quasi tutte le colture, modificati e aggiornati ogni anno e risultano tuttora uno strumento indispensabile.

Risultati ottenuti
Inizialmente con la “Lotta Integrata” si sono ottenuti importanti risultati economici rispetto ai metodi tradizionali, risparmiando fino al 50% sul numero e sul costo dei trattamenti. Per esempio, nei meleti con il metodo tradizionale si facevano in media 3 acaricidi; con l’introduzione della sola lotta guidata si è riusciti, in molti casi, a non fare più acaricidi.
Altro esempio importante riguarda la “confusione sessuale” nei confronti della cidia del pesco, che attualmente viene applicata su oltre 6.000 ha che rappresentano più del 90% della superficie provinciale a produzione integrata. Si è inoltre dimostrato che con questa strategia, in diversi pescheti, è stato possibile non trattare gli afidi grazie all’azione dei predatori e inoltre non trattare Cydia molesta fino alla raccolta.
Attualmente, grazie all’applicazione della Produzione Integrata, si ottengono ancora importanti riduzioni dei prodotti fitosanitari impiegati: sia quantitative (mediamente 20-35%), sia qualitative derivanti dall’impiego di prodotti a minore impatto sull’uomo (specie sui produttori) e sull’ambiente: riduzione di prodotti a elevata tossicità acuta del 70-90%, riduzione di prodotti a elevata tossicità cronica del 40-95%.
Normalmente chi applica le linee di produzione integrata riduce anche il totale dei residui e quelli dei singoli prodotti.
Anche gli effetti delle nuove norme (Direttive e Regolamenti Europei) che puntano a revocare o a limitare l’uso di prodotti più pericolosi, sono stati meno “problematici” per le aziende che applicano la produzione integrata.

Numero tecnici e superfici
Nel 2010 hanno operato in provincia di Ravenna 6 coordinatori, 75 tecnici su una superficie di 20.723 ha di colture frutticole e vite, che rappresentano il 59% del totale provinciale (vedi tabella).

Cosa si fa attualmente
Il programma, oltre a interessare tecnici e aziende, si articola: nelle riunioni a carattere regionale (30/anno per i coordinatori) che si sono svolte presso il Servizio Fitosanitario
Regionale, nei 12 seminari sulla sperimentazione che hanno interessato coordinatori, sperimentatori e tecnici svolti presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna. Le
riunioni a livello provinciale sono state 33, hanno coinvolto sia i coordinatori sia i tecnici; in tali incontri oltre alla linea tecnica viene discusso e redatto il bollettino tecnico di “Produzione Integrata”, che è stato prima predisposto in forma di bozza dai coordinatori e che viene poi divulgato tramite internet e a chi ne ha fatto richiesta.

Il ruolo della Cooperativa Terremerse
L’azienda è inserita a pieno titolo nei programmi regionali di produzione integrata con 3 coordinatori per la provincia di Ravenna - uno per la difesa, uno per il diserbo e uno per
l’irrigazione - e 8 tecnici, oltre a 6 tecnici per la provincia di Ferrara. In totale, vengono conferiti: ortofrutta su circa 4.200 ha, che corrisponde a circa il 90% del totale, e cerealproteici su circa 11.000 ha, che trova riscontro su circa il 50% del conferito, per una superficie complessiva di circa 15.000 ha seguita con il metodo delle Produzioni Integrate. Considerato che la produzione integrata riguarda attualmente circa il 60% del conferito alla Cooperativa, questo rappresenterà sicuramente un vantaggio considerato che dal 2014 sarà obbligatorio in tutta la Comunità Europea adottare linee di difesa integrata = IPM (integrated pests management).

venerdì 10 febbraio 2012

Promozione per i soci a Ravenna e Voltana



Nella nuova Macelleria di Ravenna (aperta a inizio ottobre) e in quella “storica” di Voltana i Soci della Cooperativa Terremerse possono usufruire di un particolare sconto dell’8% sul valore complessivo dell’acquisto (l’offerta non è cumulabile con altre promozioni in corso). Per usufruire dello sconto, basterà mostrare alla cassa il coupon inserito nel numero 6-2011della rivista di Terremerse.
Carni fresche, salumi stagionati e numerosi prodotti di gastronomia, tutti ottenuti da lavorazioni certificate e selezionate materie prime, sono solo alcune delle gustose referenze che si possono trovare. Sono disponibili anche prodotti senza glutine (come la salsiccia fresca e i salumi stagionati) e selezionati prodotti ortofrutticoli.
L’azione che accompagna Terremerse nell’attività quotidiana nei negozi è dettata dall’impegno per ricercare la massima qualità – in linea con la migliore tradizione e con il prestigio del marchio Comacar - da coniugare con l’equità dei prezzi.