martedì 30 agosto 2016

Innovazione, elemento chiave per il futuro



Terremerse continua a essere una realtà capace di proporre nuove opportunità di sviluppo per i propri Soci, grazie alla solidità che negli anni ha dimostrato e grazie alle competenze che quotidianamente mette in atto. «La capacità di plasmare l’impresa in base alle esigenze dei mercati e delle aziende agricole, è sicuramente uno dei nostri punti di valore, che si traduce in un forte rapporto di fiducia con il Socio, come possiamo constatare dal numero di nuove aziende che negli ultimi anni si sono associate», sottolinea il Presidente Marco Casalini. Infatti, la crescita del fatturato che sta caratterizzando Terremerse è dovuta anche all’aumento di Soci e Clienti - sia nei territori tradizionali sia in nuove regioni, come ad esempio in Sicilia e Calabria - che si avvalgono dei servizi della Cooperativa su tutto il territorio nazionale.

Continua Casalini: «Da una parte occorre dunque consolidare quanto di buono e valido ha realizzato Terremerse negli anni; dall’altra, è fondamentale e determinante continuare quell’importante percorso  di crescita che ha caratterizzato le nostre filiere, studiando, creando e fornendo nuovi servizi e strumenti imprenditoriali, che si integreranno a quelli usati fino ad ora, e che siano di supporto all’impresa agricola e a tutto il territorio sul quale Terremerse opera».
E proprio nella filiera dell’ortofrutta, che nell’estate vive la sua stagione più importante, sono stati molteplici i cambiamenti necessari per affrontare le sfide del mercato globale e la difficile situazione che il comparto sta attraversando.
I mercati “tradizionali”, infatti, è risaputo che non riescono sempre a soddisfare gli agricoltori, quindi è importante cercare nuovi spazi commerciali, anche in Paesi lontani, che si sono dimostrati buoni ricettori dei prodotti agroalimentari di qualità, come è appunto la nostra ortofrutta.
Altro elemento determinate per il settore è la ricerca volta a identificare nuove specie e migliorare quelle attuali, per rispondere alle esigenze di commercializzazione e di consumo che sono mutate e muteranno ancora. Su questo versante Terremerse è da sempre impegnata attraverso la partecipazione e la creazione di numerosi progetti (Mas.Pes. per le drupacee, Progetto Melograno, Progetto Luppolo e altri) e sta testando prodotti come il susincocco, nuove cultivar come la pera Falstaff, ecc..
Nuovi mercati e ricerca varietale sono anche punti focali del progetto di integrazione della filiera ortofrutta, partito ufficialmente a inizio gennaio 2016, fra Terremerse-Pempacorer e la Cooperativa Apofruit. Una struttura organizzativa inedita, che inevitabilmente ha presentato qualche problematica per allineare i due modelli aziendali, il cui obiettivo è quello di creare un vantaggio, non solo economico, per i soci delle due strutture.
Altro aspetto, a nostro avviso molto rilevante per l’ortofrutticoltura del futuro, è quello legato all’innovazione. Innovazione varietale, come scritto pocanzi, ma anche della gestione agronomica delle colture, utilizzando nuove pratiche come il diradamento meccanico o l’impiego di reti antigrandine avvolgenti, testando nuovi principi attivi, fornendo un supporto decisionale agli imprenditori agricoli attraverso la nostra Ricerca&Sviluppo e la nostra Rete Tecnica. Proprio quest’ultimo aspetto sarà anche
al centro di un convegno con tavola rotonda che Terremerse sta organizzando per il 14 settembre al Macfrut di Rimini: “Agronomica 3.0: la nuova fase della lotta integrata”.
Agronomica 3.0 è, infatti, il portale progettato da Terremerse per fornire agli imprenditori agricoli un valido supporto per la gestione delle tecniche colturali, in particolare gli interventi di difesa, utilizzando così i fitofarmaci più idonei e solo quando servono, per una prospettiva sempre più ecosostenibile. Il sistema è particolarmente utile a supporto della coltivazioni biologiche.