mercoledì 17 luglio 2013

Consenergy2000: i Soci Terremerse risparmiano


Con questo articolo iniziamo la pubblicazione dei risultati della valutazione condotta da Consenergy 2000 su un campione di Soci della Cooperativa che hanno aderito all’iniziativa, mettendo a disposizione le proprie fatture e i contratti di fornitura.
L’analisi si è focalizzata sul triennio 2010-2011-2012 e ha sostanzialmente individuato alcuni gruppi omogenei:
aziende agricole con un’unica utenza (casa colonica) fornita in regime di tutela (tariffe stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas);
aziende agricole con un’unica utenza (casa colonica) fornita a mercato libero;
aziende agricole con due o più utenze (es: impianti di irrigazione o ricoveri di attrezzi agricoli) fornite a mercato di tutela;
aziende agricole con due o più utenze fornite a mercato libero.

Di seguito si presentano i risultati svolti sulla prima tipologia (Aziende agricole con unica utenza - casa colonica - fornita in regime di tutela) con riferimento alla sola energia elettrica.


Il caso preso in esame si riferisce a una casa colonica con le seguenti caratteristiche:
potenza impegnata: 3 kw;
consumo medio annuo: 4000 kw/h, concentrato per oltre il 60% nelle fasce fuori picco (F2 e F3);
tensione di fornitura: Bassa Monofase o Trifase;
contatore elettronico a fasce;
fornitura in regime di tutela (Enel servizio elettrico) a tariffe non concordate, ma regolate dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
Quello che emerge dalla semplice lettura delle bollette è che l’azienda nel triennio 2010-2012 ha aumentato complessivamente la spesa per l’energia elettrica, pur diminuendo il prezzo medio del kwh. Questo è dovuto al fatto che l’incidenza, ovvero il peso del prezzo (costo materia prima) sull’imponibile di fattura è sensibilmente diminuito mentre sono aumentati, evidentemente, altri costi.
Questo trend non è affatto atipico, ma è comune a tutte le utenze del mercato elettrico, piccole e grandi. Principale responsabile di questo fenomeno, che ha ridotto negli ultimi tre anni il potere di acquisto di tutti i consumatori, è la componente A3.

Che cos’e’ la componente A3
È la voce determinata dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas che serve a finanziare la produzione di energia da fonti rinnovabili (tra cui anche gli incentivi al fotovoltaico). Dalla fine del 2009 è cresciuta in modo esponenziale, arrivando a incidere, oggi, per oltre il 25% della bolletta.
«Nel 2012 la componente A3 è aumentata ben due volte (a maggio e ottobre) incidendo quindi complessivamente sull’aumento per un 10% nell’anno 2012» spiaga Micaela Utili - Responsabile Consenergy2000. «Si noti che la componente A3 rientra tra gli oneri non negoziabili, ovvero non determinabili contrattualmente con le società di vendita. Viene applicata in modo uguale sia nei contratti a mercato libero, sia nei contratti a mercato regolato, indipendentemente dal fornitore scelto.»

È ancora possibile risparmiare?
Risparmiare oggi sull’energia elettrica cambiando la modalità di acquisto o il fornitore è più difficile che in passato, ma certamente ancora possibile. E l’acquisto “aggregato” consente di fare meglio, soprattutto per i piccoli e medi consumatori, rispetto all’acquisto singolo.
Il Socio Terremerse esaminato in questa prima valutazione avrebbe risparmiato, a parità di consumi, con le tariffe applicate ai Consorziati Consenergy, circa 160 euro nel triennio, ovvero il 15% del costo complessivamente sostenuto per la materia prima, pari a circa il 7% dell’imponibile di fattura.
Non è una sorpresa osservare che il maggiore risparmio si sarebbe concentrato nell’anno 2010, anno in cui i prezzi erano mediamente più alti rispetto al 2012, e la materia prima aveva sul totale di fattura un’incidenza pari a oltre il 60%. La differenza meno consistente, invece, si sarebbe realizzata nell’anno 2012, anno in cui il peso del prezzo si è abbassato al di sotto del 40% e i prezzi sono stati mediamente più bassi rispetto al 2010, soprattutto per quanto riguarda la fascia diurna.