venerdì 20 luglio 2012

Concluso il progetto di filiera del settore cerealicolo


Nel mese di Giugno si è di fatto concluso il Progetto di Filiera del Settore Cerealicolo “Innovazioni di processo nella filiera cerealicola della Cooperativa Terremerse”, che Terremerse presentò nel mese di Novembre 2010 alla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del PSR 2007-2013.
Il progetto, che ha visto protagonisti, oltre a Terremerse anche 35 Soci della Cooperativa, 15 Produttori agricoli come beneficiari diretti e 20 produttori come beneficiari indiretti, ha permesso la realizzazione di diversi investimenti.
Per quanto concerne le aziende agricole, tramite i progetti sulla Misura 121 sono stati realizzati investimenti finalizzati: all’acquisto di nuove attrezzature per la lavorazione del terreno, l’irrigazione, la difesa e la distribuzione dei fertilizzanti;  all’acquisto di trattori specializzati.
Tali investimenti, oltre che assicurare l’aumento qualitativo e quantitativo della produzione, hanno portato a una riduzione dei consumi di mezzi tecnici e quindi d'impatto sull’ambiente, in un’ottica di razionalizzazione dei costi oltre che a migliorare le condizioni di lavoro per gli operatoriagricoli.
Per quanto concerne gli investimenti che Terremerse ha realizzato mediante il progetto sulla Misura 123, sono stati finalizzati all’ampliamento della capacita di stoccaggio di due centri di ritiro, con l’adozione del sistema innovativo di stoccaggio dei Silo Bags. Il primo Centro è a San Giovanni di Ostellato (FE), il secondo a Massafiscaglia (FE).
Per quanto riguarda la Misura 124, il progetto che ha visto coinvolte l’Università di Ferrara, l’Università di Bologna, ASTRA innovazione e Sviluppo e un Molino, ha realizzato azioni che permettevano di:
• sviluppare innovazioni di processo con percorsi agronomici ottimizzati, finalizzati al miglioramento qualitativo e quantitativo della produzione di frumento duro e tenero;
• analizzare in fase precompetitiva, un sistema di analisi e pulizia dei cereali prima dello stoccaggio attraverso nuove tecnologie finalizzate alla tutela della sanità e salubrità delle produzioni cerealicole;
• predisporre prototipi di contratti alternativi di determinazione del prezzo dei cereali, per la definizione di modelli di pricing.