martedì 31 maggio 2011

"Agronomia Attiva" per valutare il sistema aziendale


Da diversi anni Terremerse, con il Servizio Nutrizione Guidata, predispone piani di fertilizzazione per le principali colture dei propri soci, con particolare attenzione per la fertirrigazione e la concimazione fogliare, tecniche di nutrizione delle piante maggiormente idonee a valorizzare gli elementi nutritivi distribuiti.
Dall’evoluzione di questo servizio è nato l’anno scorso “Agronomia Attiva”, con lo scopo di valutare a 360 gradi il sistema produttivo aziendale per delineare uno studio analitico della situazione delle aziende o dei corpi produttivi presi in esame e stilare un consiglio operativo, che potrà essere agronomico, nutrizionale o, molto frequentemente, una integrazione dei due.
«Per questo servizio entrano in gioco svariate valutazioni, tra cui gli aspetti microclimatici, le caratteristiche del suolo esplorato dalle radici, tipiche dell’acqua irrigua, considerazioni sulle varietà di colture arboree e sui più idonei portinnesti, non disgiunte dagli aspetti dell’organizzazione aziendale del lavoro e delle intenzioni imprenditoriali (investimento, mantenimento, isinvestimento) che possono essere determinanti per una scelta – spiega Valerio Bucci, Coordinatore tecnico Ortofrutta di Terremerse - Gli imprenditori agricoli interessati al servizio “Agronomia Attiva” per consigli di fertilizzazione o per analisi più approfondite della propria azienda, sono invitati a prendere contatto con i loro referenti tecnici di zona, per poi valutare assieme il percorso da intraprendere al fine di rispondere alle esigenze dell'azienda agricola».
La Cooperativa Terremerse ha deciso di avvalersi di questo servizio per effettuare un'approfondita analisi degli impianti arborei dei propri soci che, per il 2011, riguarderà le drupacee.
Sarà svolto un accurato lavoro di monitoraggio sugli impianti Terremerse in particolare di pesche e nettarine, ma anche di susino e albicocco, per accertare quali sono i fattori agronomici che limitano la potenzialità degli impianti in termini produttivi e/o qualitativi.
La necessità di questo impegnativo lavoro di analisi è scaturita dalla constatazione che, nonostante le remunerazioni di Terremerse della frutta siano costantemente sui migliori valori di mercato, molte aziende socie ricavano comunque dalla loro attività una PLV non adeguata agli investimenti compiuti e all’impiego di lavoro.
Da una prima disamina del problema è emerso che questo avviene in conseguenza di due ordini di fattori: in alcuni casi si registrano rese per ettaro troppo basse per cui, anche di fronte a prezzi unitari della frutta di tutto rilievo, si consegue una PLV non ottimale; in altri casi si è riscontrato che le partite conferite da alcune aziende presentano le percentuali maggiori delle pezzature riservate ai calibri minimi, molto meno remunerati dal mercato di sbocco e che vengono giocoforza liquidati con prezzi più bassi.
Per ovviare a queste tipologie di problemi con questo studio si andrà a: verificare la possibilità di ottimizzare le rese di quegli impianti che, per il loro interesse commerciale e per la loro idonea progettazione, vengono ritenuti meritevoli di un potenziamento; individuare e correggere i fattori agronomici che limitano le pezzature delle produzioni conferite da alcuni soci.
Se, infatti, ottimizziamo i fattori produttivi (irrigazione, concimazione) e operiamo correttamente in termini di potatura al bruno, potatura verde e diradamento, potremo mantenere sulle piante il corretto numero dei frutti e predisporre i fattori produttivi adeguati alla carica produttiva, in modo
da ottenere frutti che per peso e qualità rispecchieranno le esigenze commerciali di Terremerse e potranno quindi spuntare i migliori livelli di prezzo. L’attività prevista sarà illustrata ai soci nelle prossime assemblee e saranno poi concordati incontri aziendali riservati alle aziende coinvolte nel progetto.