A distanza di quasi un anno dall'avvio dell’importante
progetto Romagna Coop Food - che oltre a Terremerse coinvolge altre cooperative
della regione: Cevico, Deco industrie, Fruttagel, Co.ind., Molino Spadoni – facciamo
il punto con Roberto Bianchi, Export Manager cui è stato affidato il ruolo
strategico di seguire e sviluppare il progetto.
«Fin dalla sua nascita il progetto Romagna Coop Food -
finalizzato alla promozione dei prodotti dell'enogastronomia romagnola sui
mercati internazionali - era già molto chiaro e delineato, frutto di un lavoro
di preparazione molto meticoloso partito per impulso dalla Lega delle
Cooperative di Ravenna. Adesso, che siamo entrati da qualche mese in piena
operatività, stiamo già raccogliendo delle indicazioni molto interessanti,
dimostrando già durante questo suo breve percorso una maturità e una
consapevolezza assolutamente non comuni. Tutte le aziende coinvolte e i loro
collaboratori stanno dando il massimo affinché si possa realmente mettere al
servizio di tutti quella cooperazione che ci permetterà di dialogare e trarre i
benefici comuni».
«Pur avendo fin da subito dei punti chiari su cui lavorare –
prosegue Bianchi - una volta iniziata la vera e propria attività abbiamo dovuto
rivedere alcuni aspetti operativi e di priorità; questo è stato possibile
grazie alla flessibilità di tutti i partner e una profonda intelligenza
strategica basata sul dialogo. Dialogo che significa confronto, scambio
d'informazioni e opportunità commerciali, strategie e operazioni congiunte,
ottimizzazione dei flussi operativi e delle risorse finanziarie per
investimenti comuni. Aspetti di primaria importanza nello scenario economico e
di mercato attuale. Oggi, e già da qualche tempo, infatti, i mercati vivono
fasi complicate. Sempre con maggiore frequenza si avverte la necessità da parte
delle aziende di fare impresa e di svilupparsi; sempre più
"pressante" è la necessità di fare export e di creare nuove
opportunità commerciali fuori dai confini nazionali. La nostra Rete ha già una
propria attività importante di esportazioni e ogni singola Azienda in questi
anni ha cercato di valorizzarsi su più fronti. Quindi Romagna Coop Food non va
interpretato come "urgenza" per trovare nuovi sbocchi, ma come un
programma d'internazionalizzazione atto a consolidare e rendere le aziende
protagoniste di prim'ordine del food & beverage made in Italy nel Mondo».
Quali sono i primi risultati conseguiti?
«Stiamo lavorando in più direzioni e questo ci permette di
confrontarci quotidianamente con le più svariate situazioni. Un esempio fra i
tanti è rappresentato dall'accordo formalizzato alla fine dello scorso anno con
un'importantissima piattaforma logistica con sede a Dubai, che fa capo
all'azienda Geap. Accordo la cui importanza è stata sottolineata anche da una
fonte autorevole come Il Sole24Ore».
Sottolinea poi Bianchi: «Inoltre questa esperienza ci sta
permettendo d'intraprendere trattative con molti Paesi e svariati potenziali
partner un po’ in tutto il Mondo. Oltre alla ricerca di organizzazioni
commerciali per la distribuzione e vendita dei prodotti della Rete, è nostra
intenzione sviluppare un'organizzazione internazionale di vendita diretta, con
nostri collaboratori residenti nei vari Paesi. Questo è un progetto molto ambizioso
e riteniamo che nel medio-lungo termine sia quello che ci potrà fornire i
migliori risultati. Stiamo già individuando alcuni professionisti da inserire
per Germania-Austria-Svizzera, Grecia, Estonia, Emirati Arabi Uniti, Polonia
(con un nostro ufficio di rappresentanza che lavora a un progetto dedicato sul
Paese). Non vanno poi dimenticati i validi collaboratori che già alcune Aziende
aderenti a Romagna Coop Food hanno sui vari territori».
«Ritornando al discorso degli operatori commerciali – conclude
Roberto Bianchi - abbiamo trattative aperte in Francia, Inghilterra, Germania,
Svizzera, Slovacchia, Malta, Grecia, Cipro, Sud Africa, Cina, Sud Corea,
Australia, Cuba e, ultimi in ordine di tempo, Stati Uniti con un contatto molto
interessante».