Terremerse
ha avviato da tempo un percorso volto ad affrancare la Cooperativa dall’esposizione
alle avversità climatiche e alle oscillazioni dei prezzi internazionali. Le
azioni messe a segno sono state imponenti, per dimensioni e qualità: lo sviluppo
dell’attività di vendita di agroforniture anche a clienti e a nuovi territori,
non solo a soci dei territori d’insediamento storico, mettendo a segno
acquisizioni societarie a Verona, Busseto (PR), Sansepolcro(AR), Terni, per
ricordare le principali; la sottoscrizione dell’accordo d’integrazione e di specializzazione
nel settore dell’ortofrutta con Apofruit; l’accordo d’integrazione del
prosciuttificio nel ciclo gestionale di Casa Montorsi; la costituzione della società
controllata Borgobuono per la realizzazione di un brand e la gestione
commerciale di una gamma di prodotti a base di carne interamente rinnovata per
stare al passo con l’evoluzione della domanda dei consumatori; la chiusura del
settore macchine agricole, dimostratosi insostenibile; la conversione a
biologico dei frutteti della controllata Terre da Frutta.
Il
percorso è tutt’altro che terminato. Occorre puntare a una maggiore redditività
per la Cooperativa e per i suoi soci e il Piano
Triennale che Terremerse ha appena presentato non è solo una somma di
azioni operative, dove pure si prospettano opportunità importanti da
perseguire: l’attuazione del piano marketing del settore carni, che punta a
recuperare nei prossimi tre anni livelli di fatturato e margini; l’ingresso in partecipazione
nella gestione della trasformazione del pomodoro, per contribuire a
riposizionare il settore recuperando competitività e stabilità; il “tagliando”
dell’accordo d’integrazione con Apofruit a completamento del primo anno di
rodaggio; lo sviluppo dei servizi a supporto del Bio nel comparto grandi
colture, orticole e cerealproteiche; l’ulteriore differenziazione qualitativa
di gran parte degli stock nel comparto cerealicolo e la prevenzione delle
contaminazioni da allergeni.
«Il compito che abbiamo assegnato al Master
Plan triennale è quello di compiere un aggiornamento al futuro del profilo
identitario di Terremerse, in ragione dei successi ottenuti e delle criticità
da doversi ancora superare – spiega Gilberto Minguzzi, Amministratore
Delegato della Cooperativa - Da questo
punto di vista l’asse del Piano è centrato sul rilancio della leadership che
Terremerse si è guadagnata nella Produzione Integrata. Qui puntiamo, attraverso
la ricerca e le partnership con le multinazionali fornitrici, al
perfezionamento dei disciplinari di Produzione Integrata, assumendo come scopo
primario il contenimento dei consumi di ambiente, chimica, risorse idriche,
concimi e dei costi di produzione in generale».
Continua
Marco Casalini, Presidente di Terremerse: «La
nostra Cooperativa proseguirà lungo il percorso che ci vede costantemente e
quotidianamente impegnati per essere una realtà al passo con i tempi e capace
di proporre utilità e nuove opportunità alle imprese agricole, nel rispetto dell’ambiente
e delle persone. Solo operando in questa maniera potremmo incrementare margini
di reddito per le aziende e per la Cooperativa stessa».
Strumento
decisivo del raggiungimento degli obiettivi sarà l’implementazione del portale
“Agronomica 3.0”: un servizio di supporto alle decisioni dell’agricoltore basato
sull’elaborazione, informatizzata e divulgata via web, dei dati agro-meteo, con
l’obiettivo di potenziare l’efficacia dell’attività consulenziale della nostra
Rete Tecnica nella prevenzione dell’innesco delle principali avversità,
consentendo le massime economie di risorse irrigue, nutrizionali e di difesa, migliorando
le rese, la qualità e la sicurezza alimentare delle produzioni. Agronomica 3.0,
tracciando la correttezza delle pratiche agronomiche eseguite per l’ottenimento
delle coltivazioni, sarà altresì in grado di garantire ai consumatori l’alta
affidabilità degli alimenti, ottenuti con pratiche colturali rispettose dell’ambiente.
Conclude
l’AD Minguzzi: «Ci proponiamo di affidare
la creazione di valore non più soltanto alla produzione correttamente eseguita,
ma anche alla comunicazione della qualità dei prodotti al consumatore finale. A
tal proposito alla conclusione del nostro Piano Triennale andrà prospettato un piano
di marketing ambizioso, capace di generare risorse esterne a Terremerse,
attraverso il coinvolgimento delle imprese agricole, dei fornitori, di testimonials
e opinion leader, Istituzioni, in misura adeguata a supportare la creazione di
un marchio di alta sicurezza alimentare e ambientale, creando nuovo valore
aggiunto ai prodotti attraverso la comunicazione diretta ai consumatori finali.
Abbiamo l’ambizione di fare di Terremerse una piattaforma avanzata e uno
strumento efficace per dare gambe a esigenze strategiche dell’UE, del governo
Nazionale e Regionale, per il contrasto ai cambiamenti climatici, la sicurezza
alimentare e la tutela dell’ambiente».
La
presentazione del Piano Triennale di Terremerse si è volta a Bagnacavallo il 31
marzo. Oltre al Presidente di Terremerse Marco Casalini e all’Amministratore
Delegato Gilberto Minguzzi, sono intervenuti: il Sindaco di Bagnacavallo,
Eleonora Proni, il Direttore Deloitte & Touche Stefano Fogagnolo,
l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli, il
Presidente Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti.