Mercoledì 30 marzo, il Tribunale di
Bologna ha dichiarato Terremerse e Cantina Colli Romagnoli “non responsabili
degli illeciti a loro rispettivamente ascritti …perché il fatto non sussiste”
.
Com’è noto l’addebito nasceva
dalla contestazione della violazione dell’art. 24 del D.Lg. 231/2001 (Indebita
percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un Ente
Pubblico, ….) che prevede un illecito amministrativo dipendente dal reato
di cui all’art. 640 bis c.p. (truffa aggravata: fattispecie contestata alle
persone fisiche).
Il fatto principale contestatoci,
l’indebito percepimento di finanziamenti, era già stato dichiarato prescritto
nel giudizio di primo grado svoltosi a carico degli imputati persone fisiche, viceversa l’episodio relativo allo svincolo
della fideiussione, prestata all’Ente
Pubblico da parte nostra per ottenere il finanziamento
e considerato come fatto a sé stante, era stato dichiarato insussistente
dalla Corte d’Appello di Bologna, che
infatti con sentenza del 09.04.2015 (n. 1518) aveva assolto Gianni Errani nonché gli altri imputati.
Ora,
il Giudice che aveva in carico la posizione di Terremerse e Colli Romagnoli
quali enti incolpati ex D.lgs. 231/01, in considerazione del passaggio in
giudicato della sentenza della Corte d’Appello, ha emesso sentenza di
assoluzione rilevando che “l’accertata insussistenza del reato presupposto –
sotto il profilo di tutti gli elementi costitutivi, ivi compresi quelli
oggettivi – comporta l’inconfigurabilità dell’illecito amministrativo”.
Il Procedimento penale a carico
degli enti ha quindi avuto il medesimo epilogo di quello delle persone fisiche.
Come già avevamo sostenuto
esprimendo la nostra solidarietà a Gianni Errani, in occasione della sua
assoluzione, giunta dopo un lungo e faticoso percorso giudiziario, viene
premiata la sobrietà e la perseveranza della linea di difesa che Terremerse ha
mantenuto, confidando nella imparzialità della Magistratura e rivendicando
fermamente la correttezza dell’operato dei propri dirigenti.
L’unico rammarico è per il
protrarsi interminabile della vicenda giudiziaria, già da 6 anni a questa
parte, con importante impegno di risorse umane e finanziarie, in una fase in
cui Terremerse, come del resto l’imprenditoria tutta, ha dovuto fare i conti
con la crisi finanziaria globale e con una difficilissima situazione di
mercato, uscendone peraltro rafforzata e con nuove potenzialità di crescita.
Un rinnovato ringraziamento
vivissimo va da parte nostra al Collegio della Difesa, che ha prestato l’assistenza nei vari gradi di giudizio e un
ringraziamento altrettanto vivo agli Amministratori, ai Soci e ai dipendenti di
Terremerse, che in tutto questo tempo non hanno mai fatto mancare la loro
solidarietà e fiducia nella Cooperativa.