Questa campagna di
commercializzazione dei cereali a paglia si può senza alcun dubbio annoverare
fra le migliori delle ultime annate. L’aumento dei prezzi di mercato, le
nostre politiche commerciali sui mercati di sbocco e il contenimento dei costi
che la Cooperativa persegue da diversi anni, hanno consentito di proporre ai
nostri Soci prezzi di liquidazione, per i cereali conferiti nella gestione
commerciale annuale, di tutto rispetto e competitivi con i maggior competitori
del settore. «Ancora una volta
Terremerse ha difeso il reddito dei cerealicoltori, migliorando nel contempo il
proprio posizionamento di mercato – sottolinea Augusto Verlicchi, direttore del
settore cerealproteici.
La campagna di
commercializzazione appena conclusa è stata caratterizzata da diversi eventi,
alcuni dei quali hanno contribuito a determinare le tendenze dei prezzi sui
mercati cerealicoli, sia a livello Nazionale, sia Internazionale. Alla fine di luglio e
agli inizi di Agosto 2012 gli allarmi sulla siccità negli Stati Uniti si sono
moltiplicati e le prime stime sui danni, fornite dal Dipartimento
dell’Agricoltura Statunitense, hanno contribuito a spingere al rialzo i prezzi
di tutti dei cereali. Va ricordato che il raccolto del mais negli USA era
stimato al di sotto di 330 milioni di tonnellate, 45 in meno rispetto alle
precedenti previsioni, spingendo il Segretario di Stato all’agricoltura a
dichiarare lo stato di calamità naturale in oltre 26 stati. In un mese, il
prezzo del mais è aumentato del 42%, quello del frumento del 34% e del 17%
quello della soia. In ottobre, poi, al termine della campagna di raccolta nell’Unione Europea,
che ha visto penalizzare la resa produttiva causa la siccità, il Governo
Ucraino ha annunciato l’intenzione di limitare a 19,4 milioni di tonnellate le
esportazioni complessive dei cereali per l’intera campagna di
commercializzazione 2012-13.
«Di tutto questo se ne sono
avvantaggiati i principali mercati, compreso il nostro, che, nonostante fosse
partito in ribasso, ha registrato come gli altri mercati quotazioni di prezzo
in aumento fino alla fine del 2012 – spiega Verlicchi - Dal punto di vista
commerciale, i prezzi dei cereali sono stati decisamente migliori rispetto alla
campagna commerciale precedente, incrementando in generale la redditività della
coltura e compensando, in alcuni areali, la minor resa produttiva. Ritengo di poter
affermare, senza smentita, che per quanto riguarda il frumento tenero e duro la
campagna appena trascorsa è stata per i cerealicoltori una buona campagna, ce
n’era bisogno! Per quanto riguarda i quantitativi ritirati, Terremerse, pur in
un’annata particolare caratterizzata dalle bassissime rese produttive del mais,
sorgo, soia e girasole, ha ritirato ben 111.763 tonnellate di cereali».
Questo anche
grazie al fatto che nel 2012 alle 170 aziende nuove Socie del 2011, se ne sono
aggiunte altre 251, portando il numero complessivo dei nostri conferenti
cerealicoltori a 1.538. Rispetto alla precedente campagna, abbiamo registrato un forte
aumento dei quantitativi dei cereali a paglia + 40% ma, causa la siccità, una forte
riduzione dei cereali primaverili, il cui quantitativo è risultato inferiore del 53%. Questi dati crediamo
parlino da soli e siamo convinti confermino la bontà delle nostre strategie e
la serietà che abbiamo sempre tenuto nei confronti di tutti i produttori che
continuano a darci fiducia attraverso il conferimento delle loro produzioni.
Il Comitato Cereali
di Terremerse, nel corso della sua ultima riunione, approvando i prezzi di liquidazione
dei cereali a paglia, ha espresso un giudizio più che positivo in
considerazione delle quantità da liquidare e ha confermato ancora una volta la
validità di questa formula commerciale, quale strumento ottimale per la miglior
valorizzazione del prodotto sul mercato di sbocco.
Difendere la qualità
prodotta nei campi recuperando i costi di produzione sostenuti dai
cerealicoltori in un anno di lavoro, è per Terremerse un impegno che
inizia dalla pianificazione alla puntuale assistenza tecnica-agronomica, che
assicuriamo sempre con i nostri consulenti presenti sui territori, per
proseguire con la gestione del ritiro e lo stoccaggio, e terminare con la fase
della commercializzazione. I risultati raggiunti dalla Cooperativa a difesa del
reddito dei produttori e la crescente fiducia delle nuove aziende ci inducono a
continuare sulla strada intrapresa.
Il nostro impegno
primario rimane quello di conservare e valorizzare al meglio le produzioni
conferite per migliorare il reddito delle imprese agricole.