Procede con un progetto di specializzazione, che punta a
migliorare l’efficienza del processo che sta tra il socio produttore e il
mercato, l’integrazione già avviata con un accordo sottoscritto nel 2013 tra i
due grandi gruppi di produzione ortofrutticola, Apofruit (sede centrale a
Cesena - FC) e Terremerse (sede centrale a Bagnacavallo - RA).
In questo ulteriore passaggio, le due cooperative integreranno in
un’unica gestione i ricavi dell’intera produzione ortofrutticola, sia quella
destinata al mercato del fresco sia quella delle lavorazioni industriali.
Apofruit diventerà il braccio operativo del fresco e l’O.P.
Pempacorer quello della filiera del prodotto con destinazione industriale.
Questo passerà preliminarmente attraverso l’acquisizione in
affitto da parte di Apofruit del ramo d’azienda di Terremerse che comprende gli
stabilimenti, il parco imballi, gli impianti, i macchinari, le attrezzature
industriali, commerciali, di frigoconservazione e lavorazione di quattro
stabilimenti in capo a Terremerse, ossia le strutture di Lavezzola, Faenza,
Imola e Mezzano.
In virtù di tale operazione, a far data dal 1° gennaio 2016, tutto
il personale di stabilimento sia fisso sia avventizio, già alle dipendenze di
Terremerse, verrà trasferito alle dipendenze di Apofruit. Si tratta di persone
impiegate nell’attività di produzione e commerciale. Apofruit s’incaricherà,
infatti, anche della gestione del marketing e della commercializzazione di
tutto il prodotto conferito da Terremerse e destinato al fresco.
«La nuova organizzazione - spiega Ilenio Bastoni, Direttore
Generale di Apofruit - gestirà un paniere di oltre due milioni di quintali di
prodotti ortofrutticoli freschi. Questo progetto di specializzazione e
riorganizzazione industriale, porterà a un risparmio valutabile intorno ai 500
mila euro l’anno, che andrà a beneficio dei produttori».
«Nell’ambito della gestione operativa unificata - commenta Marco
Casalini, Presidente di Terremerse - ogni cooperativa conserverà la propria
autonoma identità e il presidio del rapporto con i propri soci. Resteranno in
capo a Terremerse la direzione del ramo d’azienda, la gestione diretta di tutta
l’ortofrutta destinata all’industria, gli addetti all’assistenza tecnica in
campagna, allo sviluppo della base associativa e alla ricerca di nuovi
conferimenti».
«Gli oltre 4.000 soci produttori delle 2 cooperative - specifica
Mirco Zanotti, Presidente di Apofruit – beneficeranno di un unico regolamento
interno e della medesima liquidazione dei prodotti conferiti».
«Attraverso questo accordo - aggiunge Gilberto Minguzzi,
Amministratore Delegato di Terremerse - verrà immesso nel sistema tutto il patrimonio
d’innovazione varietale con l’obiettivo di rilanciare la produzione. Inoltre,
il progetto di specializzazione esprime il massimo impegno delle due
cooperative per dare un futuro sostenibile alla frutticoltura del territorio.
Il nostro auspicio – conclude Minguzzi - è che vengano dedicate maggiori
attenzioni a un territorio la cui frutticoltura negli ultimi anni non è
riuscita a garantire un reddito adeguato alla produzione».