La disponibilità di risorse finanziarie adeguate è tema
centrale, oggi più attuale che mai, per chi fa impresa, in considerazione della
contrazione dell’offerta di credito, delle maggiori problematiche collegate agli
incassi nonché alla riduzione delle marginalità.
Le aziende
agricole non sono esenti dalle necessità finanziarie, sia per alimentare il
ciclo produttivo corrente sia per sostenere investimenti in beni strumentali.
Occorre fare una
premessa: ricorrere al credito degli intermediari finanziari, anche in
agricoltura, non è elemento straordinario e deteriore, ma è un modo di fare
impresa, di sviluppare la propria attività mettendo in sincronia gli impegni di
spesa con le fonti di finanziamento più appropriate, per destinazione e
condizioni tecniche (tassi, durata, spese).
«Già nel 2010,
in occasione di un convegno in cui era stata presentata un’iniziativa volta
all’informazione e alla diffusione di opportunità finanziarie per i soci, si
sottolineava il ruolo che Terremerse si proponeva in questo ambito – spiega
Emilio Sabatini, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Terremerse
-. Posto che la Cooperativa non può agire come intermediario del credito,
sia per motivi “legali” sia inerenti alla propria gestione caratteristica, essa
può e deve svolgere verso i propri Soci un ruolo di orientamento e consulenza
sugli strumenti finanziari esistenti, farsi promotrice di opportunità
innovative, attraverso convenzioni che rendano più agevole ed equo l’accesso al
credito. La Cooperativa, pertanto, deve svolgere un servizio di collegamento
tra l’imprenditore agricolo e il mondo bancario.»
Il sistema funziona se:
- le banche,
autonome nelle decisioni sul merito creditizio da attribuire al richiedente,
saranno in grado di produrre risposte chiare in tempi rapidi;
- l’imprenditore
agricolo, anche coadiuvato dalla Cooperativa, sarà in grado di programmare il
proprio fabbisogno finanziario;
- la Cooperativa
attraverso le proprie risorse svolgerà al meglio il ruolo di “facilitatore” nei
rapporti tra mondo produttivo e finanziario.
Ogni strumento
finanziario ha la propria specificità in funzione di:
- tipologia di
socio: conferente o meno;
- periodo di
richiesta: prima o dopo la campagna;
- scopo della
richiesta: finanziamento del ciclo corrente o investimento;
- forma tecnica:
conto corrente, rimborso unico a scadenza, mutuo.
Da inizio 2013
Terremerse ha rinnovato le convenzioni con i seguenti Istituti di Credito:
- Unicredit;
- Banca
Intesa/Cariromagna;
- Banca Popolare
di Ravenna;
- Banco Popolare;
- Banca Popolare
dell’Emilia Romagna;
- Cassa di
Risparmio di Ferrara;
- Credito
Cooperativo Ravennate e Imolese;
- Unipol;
- Cassa di
Risparmio di Ravenna.
Il coinvolgimento
di quasi tutte le banche con cui la Cooperativa lavora ha lo scopo di offrire
un maggior ventaglio di opportunità agli agricoltori, anche in termini di
presenza sul territorio. Vengono riproposti, pertanto, il Conto Corrente di
Campagna, l’anticipo su conferimento, oltre a una linea di finanziamento specifica
per acquisti di mezzi tecnici da Terremerse.
I primi due sono
tipicamente utilizzabili da Soci conferenti per finanziare il ciclo corrente.
Nel Conto Corrente di
Campagna la
Cooperativa, dietro impegno del Socio al conferimento e in funzione dei dati
catastali disponibili, comunica alla banca la PLV potenziale dell’azienda
agricola e il suo budget di acquisto di agroforniture. La banca ne ricava
l’importo massimo finanziabile e riceve il vincolo da parte di Terremerse di
canalizzare i pagamenti del prodotto del Socio sulla stessa banca, che
trattiene la parte necessaria all’estinzione del debito.
L’anticipo su
conferimento si
differenzia dal precedente in quanto prende come riferimento non la PLV
prevista, ma il prodotto effettivamente conferito alla Cooperativa.
Entrambi
funzionano in modo dinamico secondo la formula tipica del conto corrente,
ovverosia il soggetto finanziato paga gli oneri (interessi passivi) in ragione
dell’importo che utilizza.
Il finanziamento per
acquisti di mezzi tecnici da Terremerse (fido su acquisti) è utilizzabile anche da
Soci non conferenti o aziende clienti della Cooperativa. Consiste in un fido
temporaneo gestito tramite un conto ordinario che in funzione di fatture emesse
o di un budget di acquisti di mezzi tecnici (sementi, agrofarmaci, concimi,
ecc.) permette all’imprenditore agricolo di ottenere dilazioni nei pagamenti:
rispetto alle scadenze ordinarie delle fatture, il pagamento può essere
effettuato anche oltre i 12 mesi (entro il 30 giugno 2014) ovviamente non a Terremerse
ma alla banca finanziatrice. Il vincolo per l’imprenditore agricolo è che il
fido sia utilizzato solo ed esclusivamente per le fatture emesse dalla
Cooperativa.
In tutti i casi
l’autonomia e la decisione sul merito creditizio è esclusiva della banca.
Non tutte le
banche elencate offrono gli strumenti presentati e, inoltre, ciascuna di esse
tratta lo stesso prodotto con sfumature e condizioni differenti. La tracciain
ogni caso è quella descritta.
La forma di
finanziamento più utilizzata dagli imprenditori agricoli è il prestito di conduzione, assistito da
garanzia fidejussoria onerosa di un Consorzio Fidi (Agrifidi), che può
beneficiare di un abbattimento del tasso di interesse dell’1,50% se in regime
di “de minimis”.
La differenza
sostanziale, rispetto agli strumenti prima descritti, è nella modalità del
rimborso e nella conseguente applicazione degli interessi che avviene a
scadenza nel prestito di conduzione, con oneri finanziari calcolati su tutto
l’importo per l’intero periodo, mentre nei fidi in conto corrente si paga su
ciò che si utilizza e il rimborso può avvenire anche anticipatamente in
funzione delle disponibilità del soggetto finanziato.
Gli strumenti per
finanziare investimenti di medio/lungo periodo (impianti, macchinari, terreni)
sono tipicamente i mutui
chirografari o ipotecari.
Nel secondo caso il finanziamento è assistito da garanzia reale. Il mutuo
chirografario con o senza preammortamento (la quota capitale si restituisce in
anni successivi al primo), ha solitamente una durata tra i 5 e gli 8 anni e
viene assistito da garanzia di un Consorzio Fidi. In questo caso Terremerse non
ha stipulato alcuna convenzione con gli Istituti bancari, essendo operazioni
particolari da valutare caso per caso. Resta peraltro la disponibilità della
Cooperativa di orientare e “accompagnare” il Socio nella scelta delle migliori
opportunità tra le proprie banche.
Nel proprio ruolo
di interfaccia tra il mondo del credito e gli imprenditori agricoli, Terremerse
si avvale del proprio personale - tecnici e gestori dei punti vendita,
personale amministrativo, ufficio comunicazione per gli aggiornamenti sul tema
(rivista, area web dedicata) - nell’intento di garantire la qualità del
servizio ai propri soci.