Che le sfide del mercato globale
impongano strategie sinergiche d’attacco è ormai chiaro da molto tempo. Ma è
altrettanto evidente che la somma tout
court di produzioni e fatturati non ha forza sufficiente per cogliere
l’obiettivo inderogabile di creare valore per l’impresa e per i produttori. Di
contro l’esperienza evidenzia sempre più i risultati positivi che emergono dal
far leva su un’organizzazione di filiera. Solo con una filiera efficiente e
specializzata si mettono in gioco le sinergie in grado di competere sullo
scenario internazionale.
L’accordo strategico tra Apofruit e Terremerse affonda le sue radici proprio nel “fare insieme”.
Nell’ottica di una intesa che salvaguarda l’identità attuale dei due gruppi, il
patto tra Apofruit e Terremerse, mette
“ a valore” in modo specifico i settori
dell’ortofrutta e delle agroforniture. Non una fusione di imprese, dunque, ma
una integrazione a rete che permetterà di sviluppare le rispettive competenze,
di ridurre i costi, di meglio posizionarsi nel mercato per poter creare valore
a favore dei rispettivi soci
Gli obiettivi dell’accordo mettono
in fila almeno cinque punti rilevanti: la politica di marca, quale elemento di
distintività dei prodotti verso i consumatori e i clienti; la segmentazione
dell’offerta per posizionare al meglio il prodotto nel canale commerciale di
riferimento; l’innovazione varietale, elemento chiave per offrire al
consumatore un prodotto di qualità più elevata; il biologico come scelta strategica; lo sviluppo dell’export, in particolare
verso i nuovi mercati asiatici e i paesi del golfo persico.
«Apofruit, negli ultimi anni –
dichiara il Direttore Generale di Apofruit Renzo Piraccini – è cresciuta
incorporando altre imprese cooperative, razionalizzando i processi produttivi e
commerciali. Ora quella fase è finita. Attualmente ci proponiamo di crescere
promuovendo la creazione di una rete di imprese specializzate ed efficienti,
ognuna autonoma nella propria gestione, che si riconoscano in un progetto
commerciale e gestionale condiviso.
L’accordo con Terremerse va in questa direzione».
Gli fa eco l’Amministratore
Delegato di Terremerse Gilberto Minguzzi: «“Territori e mercati in rete” è
scritto nel logo della nostra cooperativa: lì dichiariamo la missione che
affidiamo alla nostra identità! Solo mettendoci in rete possiamo superare i
limiti di ogni singola impresa, per forte che sia, per dare vita ad un nuovo
soggetto capace di aprirsi alle dimensioni globali del mercato per coglierne le
opportunità. Abbiamo fatto questo in tutti i settori in cui operiamo. L’accordo
con Apofruit porterà slancio e innovazione nel comparto dell’ortofrutta».
Per quanto riguarda il settore
dell’ortofrutta l’accordo tra le due aziende prevede, nello specifico:
·
adesione
di Terremerse a Mediterraneo Group, la società consortile che vede come
capofila Apofruit, per la realizzazione di sinergie commerciali sull’export e
sui prodotti a marchio;
·
acquisti
centralizzati dei materiali di confezionamento e dei servizi connessi
(trasporti, ecc..);
·
adozione
di un modello comune di gestione dei magazzini, uniformando i sistemi
informatici e il controllo dei costi;
·
per
i produttori soci, per quanto riguarda il kiwi e i prodotti biologici, le
modalità di conferimento e campionatura, i tempi di acconto e le liquidazioni
saranno le stesse.
·
per
tutte le altre produzioni, compresi i prodotti ad uso industriale, le procedure
gestionali verranno gradualmente armonizzate;
·
ogni
cooperativa manterrà il rapporto nei confronti dei propri soci, anche se le
procedure di conferimento, acconto e pagamento verranno gradualmente
armonizzate;
·
accesso
per i soci di Terremerse alle novità vegetali, a diffusione regolamentata, che
vedono Apofruit come partner distributore.
·
apertura
di un centro di ritiro per i soci Apofruit dell’area, nello stabilimento
Terremerse di Faenza;
·
armonizzazione
dei programmi operativi delle rispettive Organizzazioni di Produttori di
riferimento : Apofruit e Pempacorer. Dal 2015 si ipotizza di costituire una AOP
tra le due OP di riferimento, aperta all’adesione anche di altre OP del settore
che vogliano integrarsi commercialmente.
Per quanto concerne le agroforniture il partner
strategico per Apofruit e i propri soci sarà Terremerse. Tra le due cooperative
verranno sviluppate una serie di azioni finalizzate a migliorare l’efficienza e
la competitività delle aziende agricole dei produttori associati e in
particolare :
·
armonizzazione
delle linee tecniche di difesa
·
condivisione
dell’impiantistica per frutticoltura e orticoltura al servizio delle aziende
agricole associate
·
sinergie
nell’area vivaistica
·
condivisione
del know-how e dell’attività di ricerca e sviluppo
·
pagamento
delle agroforniture in conto conferimento.
Gruppo Apofruit
Del Gruppo Apofruit
- oltre alla cooperativa Apofruit Italia (che presidia il conferimento e
associa 3800 soci produttori che nel 2012 hanno consegnato 193.000 tonnellate
di prodotti e che conta 12 stabilimenti sul territorio nazionale, occupa 149
dipendenti fissi e 1.975 dipendenti stagionali) - fanno parte Mediterraneo
Group Spa consortile, braccio commerciale per i partner, Canova srl,
trading per il biologico, che controlla altre 4 imprese specialiste nel settore
del bio, e Almaverde Bio Italia srl consortile, strumento per la
politica di marca nel biologico. Ogni impresa ha una propria autonomia
operativa e gestionale ma tutte rispondono alle stesse logiche strategiche e
all’obbiettivo primario di valorizzare la produzione dei soci.
Il valore della
produzione 2012 del Gruppo Apofruit, a livello consolidato è stato di 245
milioni di euro. Al 30 Settembre 2013 i volumi lavorati sono in calo dell’8% e
il fatturato registra una in crescita
del 6% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il patrimonio netto è pari a
103,9 milioni di euro a conferma di una grande solidità patrimoniale.
Mediterraneo
Group
E’ un network di imprese
nato con l’obiettivo di valorizzare le produzioni ortofrutticole dei partner di
Apofruit. Si tratta, infatti, di una società consortile che associa imprese
altamente specializzate, autonome nella loro gestione, che operano nelle aree
produttive Italiane più vocate che, insieme, hanno messo a punto una strategia
che punta sulla marca e sull’export. Nel 2012 ha commercializzato 30.100
tonnellate di prodotti ortofrutticoli per un fatturato di 29,5 milioni. Al 30
Settembre 2013 i volumi commercializzati segnano un calo del 1,6% e un
fatturato in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2012.
Terremerse
Opera nei settori
della distribuzione di agroforniture, della trasformazione carni, dello
stoccaggio e commercializzazione di cereali e dell’ortofrutta. Associa 5.271
aziende agricole, sviluppando 157 milioni di euro di fatturato. Con 63 milioni
di euro di fatturato il comparto principale è quello delle agroforniture che
fanno di Terremerse un distributore nazionale, con attività in gran parte delle
regioni d’Italia. Segue l’ortofrutta con 35 milioni di euro, i cereali con 33,5
milioni e le carni con 25,5 milioni.