«Nell’articolo pubblicato sullo Speciale Cereali Autunno Vernini 2014 analizzavamo
i possibili scenari di mercato che potevano evolversi a fronte di una produzione mondiale
2014 di frumento considerata record, mentre nel nostro areale e Paese la
produzione e le caratteristiche qualitative erano risultate mediamente
inferiori a quelle dell’anno precedente – illustra Augusto Verlicchi, direttore
cerealproteici di Terremerse - La campagna di commercializzazione da poco
conclusa ha purtroppo confermato le analisi e le valutazioni anticipate, in
quanto è stata caratterizzata dalla debolezza dei prezzi di mercato, fatta
eccezione per il frumento duro».
Quella che si è conclusa per i cereali a paglia è stata una campagna
produttiva segnata da un andamento stagionale anomalo, con assenza di freddo
per tutto il periodo invernale e abbondanti precipitazioni piovose che hanno interessato
l'inverno, la primavera fino alla raccolta. Queste condizioni hanno comportato
un anormale sviluppo delle colture e, nei campi dove i drenaggi delle acque non
sono stati buoni, si sono verificati vistosi cali di produzione. L’atipico andamento
meteorologico durante l’intero periodo della raccolta con eventi piovosi che ne
hanno interrotto più volte le operazioni, hanno provocato una progressiva
perdita delle caratteristiche qualitative. Fortunatamente non si sono registrati
fenomeni di pre-germinazione e la presenza della micotossina DON è stata
estremamente contenuta.
Stessa situazione meteorologica si è registrata anche in gran parte
degli altri Paesi della U.E. creando, nella fase iniziale del mercato, grande
preoccupazione fra gli operatori per la qualità sia del frumento tenero e sia
del duro. Questo ha tenuto i prezzi di mercato in tensione, soprattutto per il
frumento duro.
In generale, però, questa situazione, associata alle produzioni record
registrate a livello mondiale, ha determinato una riduzione dei prezzi di
mercato di tutti i frumenti teneri, con un forte allargamento della forbice fra
i grani foraggeri e grani di qualità.
Diversi sono stati gli eventi che hanno caratterizzato la campagna di
commercializzazione 2014-15.
Ne citiamo alcuni che riteniamo abbiamo contribuito a determinare le
tendenze dei prezzi sui principali mercati cerealicoli a livello Nazionale e
Internazionale.
- Alla fine di giugno, inizio di luglio 2014, i mercati erano
fortemente condizionati dalle pesanti incertezze dell’area del Mar Nero.
- Dagli Stati Uniti venivano riportati dei dati sugli aumenti delle
produzioni dei cereali foraggeri, con la conferma di un’annata produttiva
record del mais.
- A fine luglio la FAO e L’OCSE hanno pubblicato l’Outlook 2014-2023,
segnando, almeno nella prospettiva di un biennio, un’ulteriore riduzione dei
prezzi dei cereali.
- La lettura dei primi dati del raccolto U.E., dove per il frumento tenero
era prevista un’annata record a livello produttivo.
- Verso la fine di settembre-ottobre, nella dinamica generale dei
prezzi faceva eccezione il frumento duro. In Europa e in particolare in Italia
la scarsa qualità dei modesti raccolti ha dato un nuovo impulso alle
importazioni, favorendo soprattutto i grani canadesi. Questa situazione ha
innescato una fase di rincari che è continuata fino al febbraio 2015.
- Non ultimo il rapporto di cambio euro/dollaro e il dimezzamento del
prezzo del petrolio, fattori che hanno influito sugli scambi commerciali.
Per quanto riguarda il dato sulla quantità ritirata da Terremerse, il
risultato è molto confortante e positivo: nonostante le minor rese produttive
dei cereali a paglia, il quantitativo complessivo ritirato è stato di 144.308
tonnellate, ed è il secondo migliore risultato della Cooperativa. «Le aziende agricole
che ci hanno consentito di raggiungere questo risultato sono state 1.850 che,
anche nel 2014, hanno confermato la loro piena fiducia – spiega Verlicchi - Di
queste, 357 sono state le nuove aziende che per il primo anno si sono avvalse
della nostra Cooperativa per la commercializzazione del loro cereale. A queste
si aggiungono 251 del 2012 e 340 del 2013, portando così il numero complessivo
a 948 nuove aziende nell’ultimo triennio. Il dato complessivo parla da solo e
crediamo rappresenti la miglior risposta alle nostre politiche messe in campo
in tutti questi anni di lavoro. Questa campagna, dunque, si può senza alcun
dubbio annoverare fra le migliori di Terremerse delle ultime annate. Per questo
desideriamo ringraziare tutti i produttori che con i loro conferimenti e la
loro fiducia hanno permesso di raggiungere questo brillante risultato
quantitativo».
Per quanto riguarda la liquidazione dei cereali a paglia 2014-15,
nonostante gli andamenti di mercato che hanno determinato prezzi non
soddisfacenti per la redditività delle colture cerealicole, in particolare per
i frumenti teneri e gli orzi, il conferimento in Gestione Commerciale Annuale di
Terremerse si riconferma negli anni uno strumento in grado di assicurare i migliori
risultati economici per i produttori.
Il Comitato Cereali di Terremerse nel corso della sua ultima riunione
ha espresso un giudizio positivo in considerazione delle quantità da liquidare,
e ha confermato ancora una volta la validità di questa formula quale strumento
ottimale per la miglior valorizzazione commerciale sul mercato di sbocco.
I prezzi di liquidazione per i cereali conferiti nella gestione commerciale
annuale, anche quest’anno hanno contenuto il calo del mercato e sono
competitivi con i maggior competitori del settore. «I risultati raggiunti dalla
Cooperativa Terremerse a difesa del reddito dei produttori e la crescente fiducia
delle nuove aziende ci inducono a continuare sulla strada intrapresa – conclude
il direttore - Il nostro impegno rimane quello di pianificare, conservare e
valorizzare al meglio le produzioni conferite per migliorare il reddito delle
imprese agricole».