martedì 27 maggio 2014

Melagrana: Terremerse a Bologna per un convegno



“Valorizzare la melagrana nei pdv della GDO” è il titolo del convegno che si svolgerà il 29 maggio a Bologna. Partecipa alla tavola rotonda Egidio Mordenti, direttore settore ortofrutta della Cooperativa Terremerse.
Il Convegno si propone di analizzare l’attuale scenario di mercato – internazionale e nazionale - anche attraverso la testimonianza dei protagonisti del mondo della produzione e della distribuzione e di attivare una piattaforma di valorizzazione della melagrana sulla GDO: un raggruppamento di insegne e fornitori uniti dall’intento di promuovere l’incremento dei consumi della melagrana tramite una comunicazione condivisa, che poggi oltre che sui contenuti salutistici e nutrizionali del frutto, sulla sua versatilità d’uso e sul suo aspetto ludico e simbolico (colore brillante, frutto simbolo di fertilità e fortuna).

giovedì 22 maggio 2014

Rendicontazione O.C.M. entro il 30/06



Come avviene annualmente, per agevolare tutti i Soci interessati alla rendicontazione dell’O.C.M. 2014, l’O.P. Pempacorer e Terremerse effettueranno, presso gli stabilimentidella Cooperativa, il servizio di raccolta dei documenti e di predisposizione della domanda per ottenere i contributi. Di seguito sono riportate le informazioni necessarie e la documentazione obbligatoria per presentare le domande.
La domanda di contributo O.C.M. può essere effettuata da parte degli associati che si sono prenotati presso la Cooperativa per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
Si fa presente che gli investimenti realizzati nel 1° Semestre devono obbligatoriamente essere comunicati entro e non oltre il 30/06/2014 e dopo tale data non potranno più beneficiare dell’aiuto comunitario.

Investimenti per i quali si può richiedere il contributo:
investimenti per colture orticole
• piantine orticole microinnestate (solo per anguria e melone);
• ali gocciolanti (manichetta);
• materiale plastico per pacciamatura (biodegradabile e/o plastica tradizionale per culture con ciclo produttivo medio superiore a 5 mesi);
• materiale plastico per tunnellini;
• tessuto non tessuto (TNT).
investimenti per impianti frutticoli
• nuovo impianto di frutteto le specie e le varietà sono quelle previste dal piano offerta della Cooperativa e sono esclusi dalla rendicontazione gli impianti autoprodotti;
• impianti di microirrigazione, fertiirrigazione;
• impianti antigrandine;
• metodo della confusione sessuale (solo per i Soci che non beneficiano della “DIA” produzione integrata avanzata nel PSR).
Altri investimenti
• taratura atomizzatore e/o barra effettuata nel corso del 2014 (solo per coloro che non beneficiano del contributo per la produzione integrata nel PSR);
• analisi del terreno effettuata nel corso del 2014 e direttamente con il laboratorio e non tramite la Cooperativa Terremerse (solo per coloro che non beneficiano del contributo per la produzione integrata nel PSR).
Il contributo sul materiale plastico, (pacciamatura, tunnellino, manichetta, ecc.) è erogato a condizione che l’azienda dimostri di aver smaltito (formulario, ecc.) tale materiale conformemente alla normativa vigente e si impegni a operare in tal senso.

Documentazione obbligatoria da allegare alla domanda
• copia delle fatture degli investimenti;
• copia delle bolle di accompagnamento (D.D.T.) se indicati in fattura;
• visura e mappa catastale dove si realizzano gli investimenti ed eventuali contratti di affitto se presenti;
• dichiarazione liberatoria rilasciata dal fornitore o contabile bonifico bancario (si fa presente che sulle fatture per le quali si vuole ottenere il contributo non è ammessa la forma di pagamento in contanti anche per importi di piccola entità); la dichiarazione liberatoria deve riportare obbligatoriamente la data e la modalità di pagamento;
• copia di un documento di riconoscimento in corso di validità;
• per i nuovi impianti frutticoli
- le fatture devono obbligatoriamente riportare la categoria commerciale del materiale di propagazione e il tipo di certificazione (es: virus esente bollino blu);
- il vivaista deve obbligatoriamente riportare la classificazione delle piante come previsto dal prezzario regionale (es: astone diametro minimo 12 mm, pianta a gemma dormiente, astone classe 4/6 rami, pianta micropropagata di 1 anno portainnesto clonale o franco, ecc.);
- l’elenco delle varietà con obbligo della certificazione virus esente e/o bollino blu è quello fornito dal CRPV e dal CAV (consultabile presso il vostro tecnico), pertanto le varietà che non rispettano la certificazione prevista non sono ammesse a contributo;
- il costo della Royalties per essere ammesso a contributo deve essere scorporato dal costo delle piante; nel caso di fatturazione separata la fattura deve essere datata obbligatoriamente nello stesso anno delle piante;
- le piante messe a dimora devono necessariamente essere TUTTE identificate dal cartellino di riconoscimento che deve essere conservato sulla pianta stessa per il controllo in campo effettuato dagli enti preposti;
• per gli impianti antigrandine
- preventivo dell’impianto sul quale deve essere riportato obbligatoriamente la tipologia dell’impianto (es: reti piane, a capannina, a elastici), la specie e la superficie sulla quale viene realizzato l’impianto e la dicitura che il materiale è conforme al prezziario regionale;
• per gli impianti fissi di irrigazione
- preventivo dell’impianto sul quale deve essere riportato obbligatoriamente la specie, la superficie sulla quale viene realizzato l’impianto e la dicitura che il materiale è conforme al prezziario regionale:
• per la taratura
- copia dell’attestato di conformità rilasciato dal taratore;
• per l’analisi terreno
- copia del risultato analisi rilasciato dal laboratorio.

Per eventuali chiarimenti contattare:
O.P. Pempacorer Tel. 0545 920211
Terremerse Soc. Coop.: Dott. Giampietro Sabbatani – Cell. 335 8094957

giovedì 15 maggio 2014

Assemblee dei soci ortofrutta



Il 19, 20 e 26 maggio sono  convocate – ore 20.30 rispettivamente a Imola, Faenza e Mezzano - le assemblee dei soci conferenti ortofrutta della Cooperativa Terremerse.
All’ordine del giorno: previsioni sulla produzione dell’ortofrutta estiva per il 2014; l’organizzazione della campagna estiva; il programma per la valorizzazione del kiwi per la campagna 2014/15; le proposte per le filiere valorizzate (Globalgap, QC, ecc.).

lunedì 12 maggio 2014

Terremerse s’insedia in Umbria e Lazio



Terremerse prosegue nella propria azione di espansione. Così, a chiudere un semestre ricco di novità e importante per lo sviluppo della Cooperativa, Terremerse annuncia il proprio insediamento anche in Umbria e Lazio, attraverso l’affitto del ramo d’azienda – con opzione d’acquisto – della TZ System srl di Narni, in provincia di Terni.

Un semestre che si era aperto, alla fine di novembre 2013, con l’accordo strategico con Apofruit Italia sulle filiere dell’ortofrutta e delle agroforniture, ed era poi proseguito nel 2014 con la nascita di due nuove importanti società di scopo controllate da Terremerse, una nel settore delle carni (Borgobuono srl) e una nel settore dei servizi di logistica e di lavorazione industriale per l’ortofrutta  (Fruit Services Coop.).

Con l’acquisizione del ramo d’azienda dalla TZ System srl, società del gruppo Ziri di Amelia (TR), Terremerse può ora disporre in una zona strategica del Centro Italia di un funzionale centro di raccolta e stoccaggio di cereali (in particolare frumento, mais, colza, girasole, sorgo) e di magazzino e rivendita di agroforniture (in particolare fertilizzanti, sementi e agrofarmaci).
Il centro, infatti, è collegato in modo ottimale all’infrastruttura viaria del Centro Italia ed è in grado di servire, oltre all’area di Terni, anche la Valle del Tevere, tra Roma e Orte.

Il nuovo centro di Terremerse è dislocato su un’area complessiva di oltre 11.000 mq, dei quali 500 mq di fabbricati, 500 mq di tettoia e 6.000 mq di piazzale. Dispone di 7 silos verticali, per una capacità complessiva di 100.000 ql. Inoltre, il centro è omologato dalla Barilla G&R F.lli SpA come luogo idoneo alla stoccaggio di frumento duro di qualità.
Considerando la capacità di stoccaggio e la potenziale rotazione della merce, il centro è in grado di gestire all’anno circa 150.000 ql di cereali e 20.000 ql di semi oleosi.
Per quanto riguarda le agroforniture, Terremerse prevede per il centro di Narni un volume di fatturato complessivo di circa 2 milioni di euro l’anno.

«La distribuzione di agroforniture, che rappresenta uno dei principali asset competitivi di Terremerse, non basa la propria concorrenzialità esclusivamente sulla convenienza di prezzo, ma sul mix tra convenienza ed efficacia delle linee tecniche praticate, in relazione agli obbiettivi di resa qualitativa e quantitativa delle colture agricole del territorio di riferimento – sottolinea Andrea Pasini, Direttore del settore Agroforniture di Terremerse -. Grazie alla partnership che abbiamo instaurato con alcune delle principali multinazionali fornitrici di mezzi tecnici per l’agricoltura, siamo in grado di offrire convenienza, efficacia e sostenibilità ambientale agli imprenditori agricoli, che decidono di affidarsi ai nostri servizi. Servizi di qualità garantiti da una rete di oltre 30 qualificati tecnici, le cui consulenze sono indirizzate a orientare gli imprenditori verso l’impiego di prodotti e processi che assicurano loro i migliori risultati».

Per Augusto Verlicchi, Direttore del settore cerealproteico della Cooperativa: «Per quanto riguarda il ritiro e lo stoccaggio dei cereali e dei proteici, Terremerse è una realtà consolidata e il 1.133.000 ql. di prodotti ritirati durante la campagna di raccolta 2013 ci permettono di continuare nell’esperienza pluriennale di accordi e contratti di valorizzazione con le maggiori industrie molitorie, pastarie e mangimistiche nazionali. Per i produttori cerealicoli questo significa operare attraverso dei contratti di coltivazione finalizzati, che hanno come obiettivo il miglioramento della redditività delle colture cerealicole, attraverso una valorizzazione delle qualità intrinseche dei prodotti. E’ nostra intenzione trasferire questa esperienza anche ai produttori dell’area di Terni, in quanto l’aumento e l’integrazione di più prodotti, consolida e migliora il nostro rapporto con i clienti dei diversi mercati di sbocco».